Una nuova molecola per i disturbi erettili
ha un'azione più veloce dei farmaci usati finora (anche nei casi più gravi)
Vai all'Intervista con il Prof. Lenzi sui Disturbi Andrologici più comuni
La disfunzione erettile è un problema che in forma più o meno grave colpisce moltissimi uomini - si stima almeno 3 milioni in Italia anche se quanti siano gli uomini che non ne parlano per un senso di vergogna è un dato sommerso che fa pensare che il disturbo sia molto più diffuso - e se a livello culturale le cose stanno fortunatamente cambiando anche grazie al contributo femminile che spesso convincono i loro partners ad andare da uno specialista, anche da un punto farmacologico l'aiuto che si ha oggi a disposizione è molto più efficace che in passato. Moltissime possono essere le cause di una disfunzione erettile, disturbo che se passeggero non deve certo allarmare ma che se protratto nel tempo può essere anche la spia di un disturbo organico come ad esempio il diabete. Un caso a parte sono poi le disfunzioni erettili conseguenza di una prostatectomia radicale in caso di tumore alla prostata. Una visita con il proprio urologo o con l'andrologo è la strada più sicura per individuare la causa e scegliere la terapia giusta, senza affidarsi a pericolosi fai da te o passaparola che spesso si scelgono per la vergogna di andare dal medico ma che rischiano di non risolvere la situazione a magari creare altri problemi dovuti all'assunzione di farmaci non adatti. E a proposito di farmaci nel corso dell'ultimo Congresso Europeo di Urologia che si svolto a Stoccolma è stata presentata una nuova molecola, l'Avanafil, già testato su 688 pazienti con un grado diverso di disfunzione che ha dimostrato ottimi risultati anche nei casi più resistenti ad altri principi attivi e che ha due vantaggi importanti: la velocità di azione - 15 minuti contro il doppio del tempo di altri farmaci più conosciuti - e la durata, circa sei ore. E' quindi fondamentale rivolgersi al proprio medico con fiducia rompendo quegli antichi e dannosi tabù che fanno ancora vivere agli uomini i problemi della sfera sessuale come qualcosa da nascondere e da vivere nel silenzio, creando anche un disagio psicologico che innesca un cortocircuito di ansia e sfiducia che aggrava un problema che il più delle volte può essere facilmente curato con le terapie adatte.