VITILIGINE MALATTIA VERA E PROPRIA NON INESTETISMO L'IMPATTO SOCIO-ECONOMICO E I NUOVI SCENARI DI CURA
Oggi vogliamo conoscere meglio la vitiligine, malattia autoimmune che causa la distruzione delle cellule che producono melanina e ha come conseguenza lo sbiancamento di alcune zone del volto e del corpo. Una malattia vera e propria, non solo un inestetismo, spesso associata ad altre patologie autoimmuni come ad esempio la tiroidite. Si tratta di una condizione che ha anche un forte impatto socio-economico sui pazienti come dimostrato da una recente indagine globale dalla quale emerge che per 3 pazienti su 5 la vitiligine ha un impatto negativo sulla propria autostima e che 9 su 10 si sono scontrati con lo stigma derivante dalla loro condizione. Senza contare la spesa sostenuta che si aggira intorno ai 1000 euro ogni anno. Fino ad oggi le opzioni terapeutiche erano scarse e si basavano sostanzialmente sulla fototerapia, a cui viene affiancato il camouflage per coprire le zone più esposte ma poco più. Negli ultimi decenni però la ricerca ha prodotto risultati molto interessanti e negli Usa è già stata approvata una piccola molecola che agisce inibendo la via di segnalazione delle Janus chinasi (JAK) particolarmente sovraespresse in chi ha la malattia. Per conoscere meglio la vitiligine e le prospettive future di cura si è svolto recentemente a Milano l’evento “Sveliamo il vero volto della vitiligine” organizzato con il supporto di Incyte: Ne abbiamo parlato con il Prof. Mauro Picardo, Coordinatore della Task Force europea sulla vitiligine e con il Prof. Francesco Saverio Mennini., Università di Tor Vergata