15 Febbraio 2014 - XI Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile
Diagnosi Precoce, Terapie Adeguate, Supporto Psicologico
Lo slogan di quest'anno scelto dalla FIAGOP Onlus (Federazione Italiana delle Associazioni di Genitori Oncoematologia Pediatrica) in occasione dell'XI Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile è “Di cancro si può guarire, non perdiamo tempo”, e proprio il tempo è quello che si deve riuscire a restituire ai bambini colpiti da tumori del sangue o tumori solidi. Partiamo dalle cifre, in Italia viene fatta diagnosi di tumore a 2.100 bambini e adolescenti con una stima di un bambino su 650 entro i 15 anni di età il che significa prima causa di morte in età pediatrica. Quest'anno si inserisce nel dibattito anche la recente decisione del governo belga di offrire anche ai minorenni la possibilità di scegliere l'eutanasia, sia pure con il consenso dei genitori. Le decisioni sul fine vita come sempre suscitano dibattiti ed è giusto che ognuno abbia le proprie opinioni in proposito, ma sicuramente ciò su cui tutti sono d'accordo è che l'obiettivo principale nell'approccio dei tumori infantili è riuscire a trovare cure che portino alla remissione del cancro. Sebbene oggi le terapie siano sicuramente migliorate - è di pochi giorni fa l'annuncio di una nuovo farmaco che riduce gli effetti collaterali sui reni delle chemioterapie in età pediatrica - avere a disposizione delle cure mirate è ancora un obiettivo importante, sperimentazioni ciniche estese anche all'età pediatrica (quindi fino ai 18 anni) sono reclamate a gran voce e sicuramente la cura di alcune forme di leucemie ad esempio ha dato risultati straordinari, portando spesso alla remissione della malattia. Sì, perchè l'obiettivo nella cura dei tumori nei bambini è portarli ad una completa guarigione che possa permettere loro una vita serena e normale, liberi da malattia. Ciò che ancora purtroppo è un ostacolo al raggiungimento di questo obiettivo è la diagnosi, che spesso non arriva precocemente nei bambini o nei ragazzi, erchp mentre per gli adulti la campagna di prevenzione dei tumori prevede screening ed esami specifici nei ragazzi solitamente ciò che porta ad una diagnosi sono sintomi clinici, quando chiaramente la malattia si è già manifestata. I tumori del sangue, o gli osteosarcomi, sono ai primi posti fra i tumori dell'età pediatrica, come pure i retinoblastoma, tumore dell'occhio che colpisce bambini anche molto piccoli. E se l'attenzione a qualunque piccolo segnale d'allarme è fondamentale per arrivare ad una diagnosi precoce, e se la ricerca di nuovi farmaci è altrettanto importante per consentire una cura poco invasiva con pochi effetti collaterali a breve o lungo termine - l'infertilità ad esempio - è altrettanto importante il supporto psicologico ai piccoli pazienti che vedono sconvolta la propria vita, sono spesso costretti a lunghi periodi di isolamento - ad esempio nei casi di trapianti di midollo - e devono imparare a convivere con il dolore, esperienza devastante per chiunque ma ancor più per dei bambini, e con la consapevolezza della malattia in caso siano adolescenti. La figura dello psiconcologo purtroppo nei reparti di oncologia italiani è purtroppo troppo spesso assente, ma dare un supporto ai bambini malati e alle loro famiglie è fondamentale per aiutarli a gestire nel quotidiano le tante difficoltà della malattia. Sappiamo quanto la presenza dei doctor clown in reparto possa aiutare soprattutto i più piccoli a sopportare le lunghe cure, sappiamo quanto sia importante mantenere il contatto con l'ambiente scolastico per quanto possibile, sappiamo da un recente studio che soprattutto per i ragazzi adolescenti che stanno facendo chemioterpia poter esprimere la loro creatività girando videoclip o scrivendo e suonando canzoni è un grosso aiuto nell'affrontare con più grinta le cure, ma sicuramente c'è bisogno di tutto l'aiuto possibile aiuto professionale e aiuto sociale, per non lasciare soli i bambini che si ammalano e per non far sentire sole le famiglie che lottano con loro. Le giornate mondiali sono sicuramente lo slancio per riflessioni, progetti e incontri, ma ciò che più conta è che la ricerca offra ogni giorno nuove soluzioni, e che l'attenzione ai bisogni - fisici e psicologici - dei bambini e degli adolescenti malati di tumore sia sempre massima.