Zaini pesanti? Posture scorrette davanti al computer? La schiena dei bambini è a rischio scoliosi per atteggiamenti sbagliati e libri troppo pesanti? Gli esperti fanno chiarezza su ciò che è realmente dannoso e ciò che è solo leggenda metropolitana
La sedia, il banco, gli zaini pesanti. Non è “colpa” della scuola
se a bambini e ragazzi fa male la schiena: lo sottolineano gli esperti
dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù che, a pochi giorni dall’apertura delle
scuole, fanno il punto sui falsi miti legati alla postura che i giovani
dovrebbero assumere corso delle ore seduti in classe, a piedi, sui mezzi, a
casa alla scrivania, davanti al pc o sui libri.
Non esiste una postura corretta in assoluto. Esiste la postura che
aiuta l’attenzione e facilita la capacità di concentrazione. Consiste nella
modifica continua della posizione sulla sedia; è quindi preferibile non
assumere una determinata posizione e mantenerla per lungo tempo, ma modificarla
spesso. Nelle ore scolastiche è perciò inutile invitare il bambino a
"stare dritto" con la schiena. Il generale, se il bambino sta in
piedi è consigliabile che stia con le spalle dritte, poggiandosi correttamente
sul bacino, distribuendo bene il peso, senza sbilanciarsi su un lato piuttosto
che su un altro; da seduto il peso andrebbe distribuito su entrambe le spalle
senza poggiare la testa su un braccio.
Cattiva postura non significa maggiore
rischio di scoliosi. La scoliosi è una deformità strutturale delle vertebre,
caratterizzata da una curvatura e da una rotazione della colonna vertebrale che
si manifesta su 2 bambini su 100 indipendentemente dalla posizione che assumono
durante la giornata. Le posture sbagliate, invece, possono determinare
modificazioni di tipo posturale - il cosiddetto atteggiamento scoliotico - ma
si stratta di alterazioni muscolari che non sono sinonimo di malattia della
colonna vertebrale. In genere, la tendenza ad assumere posture scorrette è
limitata nel tempo e pertanto non in grado di produrre deformità permanenti. Le
alterazioni sono infatti immediatamente reversibili una volta sospeso lo
stimolo. E’ utile, in questi casi, che i bambini facciano una regolare attività
fisica e ginnastica posturale.
Non drammatizzare l’uso di zaini colmi di
libri pesanti. Non esistono, spiegano gli esperti del Bambino Gesù, nessi di
causalità tra zaino pesante - anche se portato su una sola spalla - e deformità
o deviazione della colonna vertebrale. L'uso abituale dello zaino (20-30 minuti
al giorno) non crea problemi. Tuttavia, maggiore è la quantità di tempo in cui
si trasporta un carico, più alta è la possibilità che insorga una contrattura
dolorosa sulla schiena o si assumano posture sbagliate.
Per ovviare al problema del peso è buona norma prendere accordi
con gli insegnanti, di solito disponibili, perché attraverso la programmazione
e l'organizzazione del lavoro scolastico distribuiscano nell’arco della
settimana il materiale da portare in classe.
Infine non esiste un consiglio univoco per la scelta tra zaino e
trolley. L’importante è che, ovunque ricada la scelta, non vi sia un
sovraccarico di libri. Non è tanto determinante il mezzo con cui si trascinano,
quanto il peso dei
libri stessi, che non
deve mai essere eccessivo, non superando il 10% del peso corporeo.
Fonte: Ufficio Stampa Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma