Case domotiche e robot per aiutare gli anziani ad essere autonomi
e a prevenire incidenti domestici e cadute
Vai all'Intervista con la Dott.ssa Maria Lunerdelli sull'Ortogeriatria (gestione delle fratture del femore nell'anziano)
L'età media si alza sempre di più e la casa per gli anziani è il proprio rifugio, il luogo dove passano la maggior parte del tempo, dove - anche quando alcuni disturbi legati alla memoria iniziano a manifestarsi - riescono a muoversi con sicurezza. Ma la casa può nascondere anche insidie e pericoli, le cadute accidentali con conseguenti fratture del femore sono purtroppo molto frequenti, con conseguenze anche molto gravi. Per questo la tecnologia cerca di venire in soccorso degli anziani rendendo le loro case sicure e confortevoli. La domotica per l'autonomia, e la domotica per la sicurezza sono due cardini di quello che sempre più deve diventare il prototipo di casa per chi ha superato i settant'anni. L'autonomia viene garantita da tutti quei congegni che rendono la vita più semplice, l'alza tapparelle elettrico ad esempio, il montascale elettrico, la vasca da bagno con il sollevatore, il letto e le poltrone con telecomando per favorire l'alzarsi e lo stendersi, i comandi vocali per alcune apparecchiature, i segnalatori luminosi di telefono, campanello e citofono per chi ha problemi di ipoacusia. Della domotica per la sicurezza fanno parte sicuramente quei piccoli apparecchi che consentono una chiamata rapida in caso di bisogno, ma anche i cellulari ormai possono svolgere benissimo il compito, a patto che l'anziano lo porti sempre con sè, e poi tutti quegli apparecchi in grado di monitorare i parametri vitali, di segnalare il movimento, e con la possibilità con la telemedicina di controllo a distanza. Si va verso quelle nursing home molto diffuse nel Nord Europa dove un anziano possa continuare a vivere nel proprio ambiente senza però correre rischi. Un altro passo avanti in questo senso è stato compiuto dalla messa a punto di tre robot integrati che possano svolgere alcune funzioni in casa e fuori aiutando così gli anziani. Sono stati messi a punto dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, sempre all'avanguardia in fatto di robotica, e saranno distinti in robot domestici, destinati ad attività come ricordare quali farmaci prendere e a che ora, aiutare nell'utilizzo di un computer o altre incombenze domestiche, robot condominiali con compiti di sorveglianza della casa e di robot esterni che possono andare a fare la spesa, gettare l'immondizia o sostenere gli anziani mentre li accompagnano a fare una passeggiata. Sicuramente siamo ancora ai prototipi ed è presto per ipotizzare anziane sottobraccio ad un robot invece delle tante bravissime badanti che si prendono cura dei nostri anziani, ma la strada per un mondo a misura di chi sta invecchiando è una svolta importante se pensiamo che la terza età è sempre stata considerata come un destino ineluttabile, mentre il mondo produttivo, della pubblicità dei consumi e dei divertimenti guardava solo alle fasce più giovani.