Fibrillazione Atriale, Rischio Ictus e Nuovi Farmaci Anticoagulanti Orali
Come riconoscere la fibrillazione atriale (anche in pazienti asintomatici) - Il rischio tromboembolico
I farmaci anticoagulanti classici e i nuovi anticoagulanti orali - Quando avviare un paziente all'ablazione
Prof. Francesco Fedele, Policlinico Umberto I, Roma
La Fibrillazione Atriale è un'aritmia benigna caratterizzata da un ritmo caotico del cuore che in molti casi è totalmente asintomatico rendendo quindi di fatto impossibile al paziente di aver consapevolezza della propria patologia. E per conoscere meglio la fibrillazione atriale, il rischio ictus e i nuovi anticoagulanti orali oggi disposizione al posto dei tradizionale warfarin (che comportava monitoraggi molto stretti della coagulazione con l'analisi INT per evitare emorragie) abbiamo incontrato il Prof. Francesco Fedele, Direttore del Dipartimento delle Scienze Cardiovascolari e Respiratorie del Policlinico Umberto I di Roma che ci ha spiegato che la fibrillazione atriale è sì un disturbo benigno ma il rischio è che nel corso di queste contrazioni anomale e caotiche si formi un trombo con la conseguenza di un embolo che possa andare fino al cervello e provocare quindi un ictus. E' infatti noto che un gran numero di ictus è causato proprio da fibrillazioni non diagnosticate ed è quindi importante, se si è in presenza di fattori di rischio come l'ipertensione o precedenti episodi di aritmie, fare accertamenti mirati come ad esempio un Holter che possa indirizzare verso una diagnosi certa. Lo step successivo è chiaramente quello di una terapia che prevenga la formazione di trombi e quindi ecco il ricorso agli anticoagulanti (categoria di farmaci molto diversa dagli antiaggreganti come la classica aspirinetta che non è indicata per la prevenzione tromboembolica in caso di fibrillazioni) e se fino a qualche tempo fa il farmaco per eccellenza era il warfarin che però è gravato da una serie di limitazioni alimentari e soprattutto comporta monitoraggi della coagulazione periodici nei centro TAO (Centri Terapia Anticoagulante) oggi sono a disposizione nuovi farmaci anticoagulanti orali molto più sicuri che non necessitano verifiche della coagulazione così stringenti. E con il professore abbiamo parlato anche dell'ablazione di quali pazienti sia necessario avviare all'intervento.
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