Infiltrazioni ecoguidate di cortisone o acido ialuronico per le patologie muscolo scheletriche Quando cartilagine e articolazionisubiscono una degenerazione perartrosi o usura da sport le infiltrazioni periodiche sono utili per evitare o rimandare la protesizzazione Il ruolo dell'ecoguida per trattamenti efficaci - Come proteggere articolazioni e cartilagine con buoni stili di vita Prof. Valter Santilli, Policlinico Umberto I, Università La Sapienza, Roma
Col passare degli anni il nostro apparato muscolo scheletrico va incontro ad usura e degenerazione, e cartilagini e articolazioni subiscono una degenerazione comunemente chiamata artrosi, che nelle forme più severe può anche essere invalidante e inficiare fortemente la qualità di vita. Le fisioterapia e le terapie sono state fino a pochi anni fa l'unica alternativa alla protesi di anca o ginocchio ma oggi una tecnica efficace e in grado di evitare o di rimandare nel tempo la protesizzazione l'infiltrazione ecoguidata di farmaci come cortisone o acido ialuronico di ultima generazione (con un alto peso molecolare quindi che ha una efficacia maggiore nel tempo) e per conoscere meglio questa tecnica e il ruolo dell'ecografia in corso di infiltrazione abbiamo incontrato il Prof. Valter Santilli, Professore Ordinario di medicina Fisica e Riabilitativa al Sapienza Università di Roma e Direttore dell'Unità di Medicina Fisica e Riabilitativa del Policlinico Umberto I che ci ha spiegato come l'efficacia dell'infiltrazione venga potenziata quando viene eseguita sotto controllo ecografico per una maggior precisione sulla zona da trattare, specialmente per l'articolazione dell'anca, o per la rizoartrosi della mano, mentre per quanto riguarda il ginocchio il ruolo dell'ecografia è meno prioritario. Abbinando alle infiltrazioni anche una fisioterapia personalizzata è quindi possibile gestire tutte le forme iniziali o mediamente avanzate di artrosi mentre naturalmente le forme più severe sono più difficilmente recuperabili, ragione di più per una diagnosi precoce e un intervento tempestivo. Con il Professore parliamo poi dell'utilizzo delle infiltrazioni anche in tutte quelle problematiche muscolo scheletriche dovute ad una usura legata ad attività fisica importante nel corso degli anni, tant'è che molti atleti possono trovare beneficio con dei cicli di trattamento (con infiltrazioni che vengono effettuate a distanza di sei otto mesi) più o meno prolungati. E in conclusione il Professor Santilli ci regala preziosi consigli su quale stile di vita possa aiutarci a proteggere le nostre articolazioni perchè se è vero che purtroppo una predisposizione genetica può essere un fattore di rischio ineliminabile nello sviluppare artrosi è altrettanto vero che ad esempio l'obesità, o un'alimentazione scorretta, o il fumo, o l'abuso di alcool o il consumo di alcuni farmaci come i cortisonici possono accelerare il naturale deterioramento delle articolazioni, perciò è bene mantenersi normopeso, fare una costante ma mai troppo impegnativa attività fisica, mangiare in modo corretto ed evitare abitudini scorrette per mantenere in salute il nostro apparato muscolo scheletrico.
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