Le Scoperte che hanno Rivoluzionato la Medicina
I Farmaci che hanno salvato milioni di vita
I Medici che hanno vinto il Nobel per le loro scoperte

Era il 400 Avanti Cristo quando Ippocrate tentò di stabilire l’eziologia delle malattie con la "Teoria degli Umori" che indicava nel mancato equilibrio tra umor giallo, umor nero, umor rosso o sangue e flegma la causa delle patologie più comuni degli uomini, interpretazione che portò anche alla classificazione caratteriale delle persone che venivano considerate malinconiche in caso prevalesse la bile nera, irose nel caso fosse la bile gialla ad essere in quantità maggiore, sanguigne e passionali quando il sangue aveva il sopravvento e flemmatiche quando il fluido respiratorio (flegma) era la caratteristica principale. A distanza di qualche secolo i medici e gli scienziati si dedicano oggi alla Sequenza del Genoma Umano con l'obiettivo di mettere a punto una Terapia Genica in grado di riparare le anomalie del Dna… Un abisso inimmaginabile fra le teorie suggestive di Ippocrate e la tecnologia all'avanguardia che permette di analizzare ogni mutazione genetica e ogni polimorfismo del nostro codice genetico, un abisso che è costellato da lampi di intuizione e dedizione che hanno illuminato la strada di medici e ricercatori nei secoli creando un legame profondo e vitale fra i grandi medici del passato come Ippocrate o Galeno ai grandi scienziati di oggi.

Nel nostro breve excursus sul viaggio straordinario
che è stata la Medicina nei secoli non possiamo che partire dall’Anatomia Patologica, la dissezione
dei cadaveri che ha permesso la conoscenza dell’anatomia del corpo umano… all’ingresso
del teatro anatomico dell’Università di Padova un’iscrizione recita “Hic est locus ubi mors gaudet succurrere vitae” (Questo
è il luogo dove la morte è lieta di soccorrere la vita) ed è proprio così che i
medici del passato hanno appreso le prime informazioni su fisiologia e
patologia, sulle strutture anatomiche, sulle patologie più diffuse, sul funzionamento
degli organi e sulla possibilità di intervenire per riparare i danni causati
dalle malattie. La "Lezione di Anatomia" di Rembrandt che vedete qui accanto ben rappresenta tutto lo stupore dei medici che osservano per la prima volta l'esposizione di muscoli, nervi e organi e la consapevolezza di poter essere parte della storia.

Pensare ad una medicina senza Microscopio sarebbe oggi impossibile, perché
dalle analisi più semplici al sequenziamento genomico tutto passa attraverso le
sempre più sofisticate ottiche, ma fu solo nel XVII secolo che fu realizzato il
primo microscopio da Antoni Van Leeuwenhoek e Robert Hooke, anche
se già Galileo parlava nei suoi scritti di un “occhialino per vedere le cose
minime”. I primi microscopi consentivano 10 ingrandimenti, si è passati poi a 30 ingrandimenti ma è con l'’avvento del microscopio elettronico nel 1931 che lo studio del microscopico ha cambiato la faccia della ricerca, perfeziondo
ulteriormente la possibilità di studiare il sangue, i virus, i batteri, le cellule e ogni altro microrganismo con un
dettaglio che permette diagnosi un tempo inimmaginabili. Come ad esempio la messa a punto di Cure per alcuni Linfomi in base al risultato dell'analisi sequenziale del profilo genomico.

E sempre nel campo dello studio del
corpo umano una tappa fondamentale è stata la scoperta casuale e geniale dei Raggi X da parte del fisico tedesco Wilhelm Conrad Röntgen, che stupì il mondo con l’immagine radioscopica
della mano della moglie con la fede al dito. Da allora ad oggi la radiologia è
profondamente cambiata con Tac, Pet, Radiologia Interventistica e Risonanze Magnetiche usate anche per la prevenzione tumorale, per non parlare dell'evoluzione della Radioterapia Oncologica di ultima generazione, ma tutto è partito con l'intuizioneione di Röntgen che ha
cambiato la diagnostica e oggi anche l'interventistica per sempre, consentendo di ottenere informazioni da
organi non altrimenti indagabili e di trattarli in alcuni casi senza dover ricorrere alla Chirurgia.
E che dire dell’invenzione dello Sfigmomanometro, un semplice bracciale che permette di misurare la pressione arteriosa? Fu messa a punto verso la fine dell’Ottocento da Samuel Siegfried Karl Ritter von Basch e perfezionata dal fisico italiano Scipione Riva Rocci nel 1896 e consente oggi di diagnosticare una patologia così diffusa e pericolosa come l’Ipertensione prima che dia complicanze cardiovascolari anche gravi. I modelli più moderni sono elettronici e consentono anche alle persone anziane di effettuare l'automisurazione della pressione, gesto tanto quotidiano oggi quanto avveniristico poco più di centotrentaone anni fa.
E altre due indagini oggi considerate di base ed effettuate giornalmente a milioni di persone, e cioè l’Elettrocardiogramma e l’Elettroencefalogramma sono state inventate solo agli inizi del 1900, rispettivamente da Willem Einthoven e Hans Berger permettendo lo studio di due organi così importanti come cuore e cervello e la prevenzione e il monitoraggio nel tempo - nel caso dell'elettrocardiogramma - di patologie che se trascurate potrebbero portare a patologie importanti come Infarto, Aritmie Cardiache e Difetti delle valvole cardiache.
E che dire dell’invenzione dello Sfigmomanometro, un semplice bracciale che permette di misurare la pressione arteriosa? Fu messa a punto verso la fine dell’Ottocento da Samuel Siegfried Karl Ritter von Basch e perfezionata dal fisico italiano Scipione Riva Rocci nel 1896 e consente oggi di diagnosticare una patologia così diffusa e pericolosa come l’Ipertensione prima che dia complicanze cardiovascolari anche gravi. I modelli più moderni sono elettronici e consentono anche alle persone anziane di effettuare l'automisurazione della pressione, gesto tanto quotidiano oggi quanto avveniristico poco più di centotrentaone anni fa.
E altre due indagini oggi considerate di base ed effettuate giornalmente a milioni di persone, e cioè l’Elettrocardiogramma e l’Elettroencefalogramma sono state inventate solo agli inizi del 1900, rispettivamente da Willem Einthoven e Hans Berger permettendo lo studio di due organi così importanti come cuore e cervello e la prevenzione e il monitoraggio nel tempo - nel caso dell'elettrocardiogramma - di patologie che se trascurate potrebbero portare a patologie importanti come Infarto, Aritmie Cardiache e Difetti delle valvole cardiache.

Altrettanto fondamentale per lo sviluppo di una medicina moderna è
stato l’avvento della Anestesia nella
pratica chirurgica con l’utilizzo prima del protossido d’azoto e poi dell’etere
proposto da William Morton che nel 1842 consentì a Crawford Long di effettuare
il primo intervento chirurgico con un paziente sedato. E da allora ad oggi la Terapia del Dolore è entrata nella pratica medica ed etica come strumento
prioritario per curare e prendersi cura dei malati alleviando la sofferenza.
E come non parlare delle Trasfusioni di Sangue in grado di salvare vite con un semplice gesto? Il percorso per arrivare ad una trasfusione di successo però non fu facile e partì nel lontano 1600 quando William Harvey scoprì la circolazione sanguigna e intuì i potenziali benefici di una trasfusione. Ma si dovette aspettare la scoperta del gruppi sanguigni da parte di Karl Landsteiner ai primi del Novecento per riuscire a trasfondere i pazienti con sangue compatibile al loro gruppo o con sangue “donatore universale” del gruppo 0 Negativo.
E come non parlare delle Trasfusioni di Sangue in grado di salvare vite con un semplice gesto? Il percorso per arrivare ad una trasfusione di successo però non fu facile e partì nel lontano 1600 quando William Harvey scoprì la circolazione sanguigna e intuì i potenziali benefici di una trasfusione. Ma si dovette aspettare la scoperta del gruppi sanguigni da parte di Karl Landsteiner ai primi del Novecento per riuscire a trasfondere i pazienti con sangue compatibile al loro gruppo o con sangue “donatore universale” del gruppo 0 Negativo.

Capitolo straordinario per rilevanza
ed emozione è la Scoperta dei Vaccini
il cui padre è sicuramente Edward Jenner che nel 1796 intuì come poter
sfruttare il virus del vaiolo vaccino per immunizzare un bambino di otto anni
dal virus del vaiolo umano. L’intuizione fu vincente e la storia cambiò. Napoleone fece vaccinare le sue truppe,
Pasteur nel 1885 si dedicò alla cura della rabbia e Sabin tra il 1940 e 1950 salvò migliaia di bambini dalla condanna della
poliomielite con il suo vaccino orale senza mai brevettare nè sfruttare
economicamente la sua scoperta che disse “appartiene a tutti i bambini del
mondo”. Anni di ricerca, sperimentazioni entusiasmanti e successi straordinari
oggi hanno portato a Vaccinazioni contro malattie come l’Epatite B, il
Papilloma Virus, il Morbillo, il Tetano, la Difterite. Non è invece ancora stato
messo a punto un vaccino per il virus dell’HIV-AIDS, ma le terapie
antiretrovirali sono comunque in grado di tenere l’infezione sotto controllo
nel tempo.
Ed è fondamentale nell'approccio dei tanti vaccini a disposizione oggi avere informazioni corrette e rigorose per evitare i tanti Falsi Miti sui rischi delle Vaccinazioni.
Ed è fondamentale nell'approccio dei tanti vaccini a disposizione oggi avere informazioni corrette e rigorose per evitare i tanti Falsi Miti sui rischi delle Vaccinazioni.

Un universo a parte è quello dei Trapianti di Organi, da sempre miti e
chimere del mondo medico che però nel 1956 si trasformarono in realtà quando
due gemelli omozigoti furono protagonisti di un trapianto di reni. La scoperta dei
farmaci antirigetto era ancora lontana, ma Christian Barnard nel 1967 effettuò
il primo trapianto di cuore aprendo una breccia nell’immaginario collettivo e
tracciando la strada che nel 1970 fu ulteriormente spianata dalla scoperta
della ciclosporina per prevenire i
rigetti consentendo oggi anche trapianti multiorgano e Trapianto di midollo osseo in caso
di tumori del sangue.
E nell’evoluzione chirurgica non possiamo dimenticare le nuove tecniche laparoscopiche, mininvasive, l’avvento del Robot da Vinci che consente di effettuare interventi anche complessi con una precisione millimetrica, tempi di recupero minimi e complicanze ridotte, come ad esempio nel caso del Tumore alla Prostata in cui spesso si hanno come conseguenza incontinenza o impotenza.
E nell’evoluzione chirurgica non possiamo dimenticare le nuove tecniche laparoscopiche, mininvasive, l’avvento del Robot da Vinci che consente di effettuare interventi anche complessi con una precisione millimetrica, tempi di recupero minimi e complicanze ridotte, come ad esempio nel caso del Tumore alla Prostata in cui spesso si hanno come conseguenza incontinenza o impotenza.

E vediamo ora alcuni Farmaci e Molecole che hanno rivoluzionato la
storia della medicina, costellata fin dai primordi da tentativi per alleviare
il dolore. L’esempio più straordinario si ritrova nella mummia dell’uomo di
Similaun su cui sono stati trovati dei segni di tatuaggi composti da silicati e
fuligine nei punti in cui si osservano focolai di artrite, ad indicare una
terapia sperimentale che è testimonianza di un primitivo protocollo
terapeutico.
Tra i farmaci più importanti nella storia della medicina non possiamo non partire dall’Aspirina - Acido Acetilsalicilico - brevettata dalla Bayer nel 1899 e che è ancora un caposaldo tra le molecole antinfiammatorie, oltre ad essere utilizzata oggi nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e anche di alcune forme tumorali. Altrettanto fondamentale è la scoperta accidentale da parte di Fleming nel 1928 della Penicillina (tornando dopo qualche giorno di assenza nel suo laboratorio trovò che alcune colture di batteri non erano cresciuti in una zona dove c’erano delle muffe. La scoperta aprirà la strada alla preparazione degli antibiotici, farmaci salvavita al punto che la penicillina durante la seconda guerra mondiale veniva contrabbandata al mercato nero. Il rischio oggi è però che vengono utilizzati con troppa facilità - anche in caso di una semplice influenza virale quando sappiamo per certo che gli antibiotici non hanno effetto sui virus - portando al fenomeno in preoccupante aumento dell’ Antibiotico Resistenza. Un altro pilastro della farmacologia è senz’altro il Cortisone, potente antinfiammatorio e antidolorifico che fu scoperto dal premio Nobel Edward Calvin Kendall nel 1944 e presentato al mondo con l’immagine famosissima dell “artritico in bicicletta” e che consentì il trattamento di patologie invalidanti come l’Artrite Reumatoide fino ad allora senza cure. Oggi accanto al cortisone nelle malattie reumatiche si affiancano i farmaci biologici ma sicuramente il cortisone rimane un farmaco indispensabile. E poi ricordiamo la Morfina i farmaci oppiodi fondamentali nel caso di Cure Palliative con la terapia del dolore, i Sulfamidici, e i primi farmaci per i disturbi psichici fino all’avvento qualche anno fa del prozac , e gli ipertensivi, e l’utilizzo dell’insulina nella cura del Diabete scoperta che porta la firma di Banting e Mc Leon premio Nobel nel 1923, e poi l’avvento della pillola anticoncezionale che ha avuto anche un immenso impatto sociale , e il viagra che tanto eco ha avuto sui media e nell’opinione pubblica, e gli antistaminici per curare le allergie, e i chemioterapici che oggi vengono affiancati da farmaci biologici e anticorpi monoclonali per la cura dei tumori, fino ai farmaci orfani per la cura delle malattie rare che speriamo siano sempre meno orfani e vedano il successo dei ricercatori sulle malattie genetiche gravi e invalidanti come recentemente avvenuto per l’ADA-SCID in cui grazie all’infusione di cellule staminali si è riusciti a restituire un futuro a bambini altrimenti condannati.
Tra i farmaci più importanti nella storia della medicina non possiamo non partire dall’Aspirina - Acido Acetilsalicilico - brevettata dalla Bayer nel 1899 e che è ancora un caposaldo tra le molecole antinfiammatorie, oltre ad essere utilizzata oggi nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e anche di alcune forme tumorali. Altrettanto fondamentale è la scoperta accidentale da parte di Fleming nel 1928 della Penicillina (tornando dopo qualche giorno di assenza nel suo laboratorio trovò che alcune colture di batteri non erano cresciuti in una zona dove c’erano delle muffe. La scoperta aprirà la strada alla preparazione degli antibiotici, farmaci salvavita al punto che la penicillina durante la seconda guerra mondiale veniva contrabbandata al mercato nero. Il rischio oggi è però che vengono utilizzati con troppa facilità - anche in caso di una semplice influenza virale quando sappiamo per certo che gli antibiotici non hanno effetto sui virus - portando al fenomeno in preoccupante aumento dell’ Antibiotico Resistenza. Un altro pilastro della farmacologia è senz’altro il Cortisone, potente antinfiammatorio e antidolorifico che fu scoperto dal premio Nobel Edward Calvin Kendall nel 1944 e presentato al mondo con l’immagine famosissima dell “artritico in bicicletta” e che consentì il trattamento di patologie invalidanti come l’Artrite Reumatoide fino ad allora senza cure. Oggi accanto al cortisone nelle malattie reumatiche si affiancano i farmaci biologici ma sicuramente il cortisone rimane un farmaco indispensabile. E poi ricordiamo la Morfina i farmaci oppiodi fondamentali nel caso di Cure Palliative con la terapia del dolore, i Sulfamidici, e i primi farmaci per i disturbi psichici fino all’avvento qualche anno fa del prozac , e gli ipertensivi, e l’utilizzo dell’insulina nella cura del Diabete scoperta che porta la firma di Banting e Mc Leon premio Nobel nel 1923, e poi l’avvento della pillola anticoncezionale che ha avuto anche un immenso impatto sociale , e il viagra che tanto eco ha avuto sui media e nell’opinione pubblica, e gli antistaminici per curare le allergie, e i chemioterapici che oggi vengono affiancati da farmaci biologici e anticorpi monoclonali per la cura dei tumori, fino ai farmaci orfani per la cura delle malattie rare che speriamo siano sempre meno orfani e vedano il successo dei ricercatori sulle malattie genetiche gravi e invalidanti come recentemente avvenuto per l’ADA-SCID in cui grazie all’infusione di cellule staminali si è riusciti a restituire un futuro a bambini altrimenti condannati.

E concludiamo questa rassegna con l’accenno
ai Grandi Medici che con la loro
passione, con anni di studio e perché no, con il coraggio di andare contro le
opinioni dei loro colleghi, hanno rivoluzionato la medicina. Partiamo da quella
che è stata una scoperta davvero epocale, e cioè l’individuazione della Doppia Elica del Dna da cui sono
formate le nostre cellule da parte di Watson e Crick nel 1953 che ha consentito negli anni successivi
la mappatura del genoma umano e la messa a punto di terapie sempre più
personalizzate grazie allo studio del profilo genetico dei pazienti. Andando
indietro nel tempo ricordiamo Il'ja Il'ič
Mečnikov, premio Nobel per
la scoperta del meccanismo della Fagocitosi che è alla base della capacità del
nostro sistema immunitario di aggredire virus e batteri, Robert Kock che scoprì
l’agente eziologico della Tubercolosi e per questo vinse il Nobel nel 1905, Marie Curie che di Nobel ne vinse due per i
suoi studi sugli elementi radioattivi, elementi di cui conosciamo bene la
pericolosità se messi in mano sbagliata
- tanto che il marito Pierre
Curie alla cerimonia per la consegna del Nobel disse “Si può ritenere che, in mani criminali, il radio possa
diventare molto pericoloso; ci si può chiedere se l'umanità saprà trarre
vantaggi dalla conoscenza dei segreti della Natura, se è matura per
approfittarne o se questa conoscenza potrà invece essere nociva…”. Del cattivo
uso della radioattività siamo ormai ben consapevoli, ma gli elementi
radioattivi hanno fornito anche l’opportunità di essere utilizzati nella diagnostica di
ultima generazione - Medicina Nucleare con Pet Spet ad esempio - che riesce ad captare, proprio grazie agli isotopi radioattivi,
lesioni che altre indagini non riescono ad individuare. E arriviamo al Prof. Renato Dulbecco che vinse il Nobel nel 1975 per aver scoperto l’interazione fra virus tumorali e materiale
genetico della cellula, alla Prof.ssa Rita Levi Montalcini che il Nobel lo ha
ricevuto nel 1996 per la scoperta dei fattori di crescita cellulare e al Prof. Luc Montagnier, Nobel nel 2008 per
la scoperta del virus dell’immmunodeficienza umana.

E sulle ali
di queste straordinarie invenzioni speriamo che i prossimi Nobel possano essere
attribuiti per la scoperta di terapie geniche definitive
nei tumori, o magari della conferma che l'Immunoterapia Oncologica è la promessa di questi anni come ha sentenziato Science che l'ha proposta in copertina come la scoperta più importante del 2013, o l'utilizzo sicuro e all'interno di protocolli rigorosi e scientifici di cellule staminali che possano curare malattie neurodegenerative
come la Sla, l’Alzheimer e il Parkinson o la possibilità di eradicare malattie
croniche e invalidanti.
Ma soprattutto che l’entusiasmo di medici e ricercatori li accompagni sempre oltre, con quella meravigliosa spinta visionaria che Steve Jobs suggeriva ai giovani con il suo “Stay Hungry, Stay Foolish” (Rimani affamato, rimani folle) coltivando quella follia creativa e coraggiosa che fa sì, che anche a dispetto di tutte le conoscenze precedenti, un medico insegua il suo sogno come hanno fatto le menti geniali che abbiamo appena ricordato e sconfigga malattie fino a quel momento considerate inguaribili.
Perché fra le Scoperte che hanno cambiato la Medicina possa un giorno esserci una linea guida, un farmaco, un protocollo - disponibile per tutti e ovunque - che renda qualunque malattia se non eradicabile quanto meno controllabile nel tempo, garantendo quella qualità di vita che deve essere il primo obiettivo di qualunque medico o ricercatore.
Donatella Romani
Ma soprattutto che l’entusiasmo di medici e ricercatori li accompagni sempre oltre, con quella meravigliosa spinta visionaria che Steve Jobs suggeriva ai giovani con il suo “Stay Hungry, Stay Foolish” (Rimani affamato, rimani folle) coltivando quella follia creativa e coraggiosa che fa sì, che anche a dispetto di tutte le conoscenze precedenti, un medico insegua il suo sogno come hanno fatto le menti geniali che abbiamo appena ricordato e sconfigga malattie fino a quel momento considerate inguaribili.
Perché fra le Scoperte che hanno cambiato la Medicina possa un giorno esserci una linea guida, un farmaco, un protocollo - disponibile per tutti e ovunque - che renda qualunque malattia se non eradicabile quanto meno controllabile nel tempo, garantendo quella qualità di vita che deve essere il primo obiettivo di qualunque medico o ricercatore.
Donatella Romani