Lo studio italiano pubblicato sul The Lancet Regional Health – Europe è basato sui dati degli Annali AMD – Associazione Medici Diabetologi
L’utilizzo tempestivo delle glifozine (SGLT2-i) entro due anni dalla diagnosi di diabete tipo 2, migliora il compenso glicemico e inibisce il fenomeno della ‘memoria metabolica’, cioè di quel meccanismo di danno prolungato legato alle iperglicemie tipiche della malattia, con effetti positivi sulla riduzione del rischio di evento cardiovascolare.