Il Prof. Gacci: “I pazienti affetti da LUTS ci chiedono di curare la patologia, ma di preservare anche l’erezione e, quando possibile, l’eiaculazione. In campo vi sono procedure chirurgiche, mini-invasive e farmacologiche”. Il Prof. De Nunzio: “Nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna, che affligge sei milioni di italiani, oggi contano anche la partner e il contesto sociale. Una più efficace comunicazione tra urologo e Medico di Famiglia è fondamentale per ottimizzare la terapia e migliorarne l’aderenza”.