Tumore della mammella in stadio iniziale: ribociclib di Novartis riduce significativamente il rischio di recidiva del 25% in una vasta popolazione di pazienti. Il beneficio clinicamente significativo è consistente nei diversi sottogruppi
0 Comments
MAMMOGRAFIA DAI 40 ANNI, IN ITALIA 3.6 MILIONI DI DONNE IN PIÙ
A.N.D.O.S.: “CONTRO IL CANCRO ACCELERIAMO SUGLI SCREENING” La presidente Flori Degrassi: “Nel Sud del Paese solo il 23,2% si sottopone all’esame. Dobbiamo lavorare per aumentare questa percentuale”. Il prof. Botticelli: “Anticipare l’età come chiedono in Usa ci permetterà di tutelare le più giovani”. 8500 iscritti e circa mille volontari in 51 città per tutelare le malate TUMORE DEL SENO: PREVENZIONE EFFICACE CON FARMACI A BASSE DOSI
Su Jama Oncology i risultati dello studio coordinato da IEO sulle proprietà dell’Exemestane L’Exemestane, un farmaco già in uso per prevenire le recidive del tumore del seno, mantiene la sua efficacia anche a basse dosi: lo conferma uno studio promosso e coordinato dall’Istituto Europeo di Oncologia recentemente pubblicato su Jama Oncology, una tra le più autorevoli riviste oncologiche a livello mondiale. IL CANCRO NON FERMA LE MAMME
LE DONNE CON TUMORE DEL SENO POSSONO AVERE UN BIMBO IN SICUREZZA Lo studio internazionale POSITIVE dimostra che l’interruzione del trattamento endocrino anticancro per concepire un bimbo non aumenta il rischio di recidiva nel breve termine. I risultati appaiono oggi sul New England Journal of Medicine. IEO è il centro con il maggior numero di pazienti coinvolte. Tumore del seno: sviluppi tecnologici nella radioterapia intraoperatoria
L’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) partecipa al programma di Inventa Technologies per lo sviluppo del primo acceleratore per radioterapia intraoperatoria con Technologia Flash - IEO e Inventa Technologies hanno realizzato un accordo di collaborazione scientifica per lo sviluppo finale di Hi-Beam, il primo acceleratore per la radioterapia intraoperatoria (IORT, IntraOperative RadioTherapy) specificamente progettato con Tecnologia Flash. Con questa collaborazione si intende completare “l’ultimo miglio”, prima della commercializzazione di Hi-Beam nel mondo. Tumore seno, sì degli esperti alle ‘terapie integrate’: “Aumentano l’aderenza e riducono gli effetti collaterali”
I dati indicano che il 54% delle donne con carcinoma mammario non ha utilizzato una o più terapie integrate soprattutto perché nessuno gliene ha parlato o perché non c’è disponibilità nella struttura in cui è in cura. TUMORE AL SENO TRIPLO NEGATIVO: MESSA A PUNTO UNA TERAPIA A BERSAGLIO MOLECOLARE CHE IN LABORATORIO FA REGREDIRE LA MALATTIA
La somministrazione di microRNA inibisce l’oncoproteina TRF2 e blocca il tumore TUMORE DEL SENO: Dal Congresso di San Antonio importanti novità sul fronte dei trattamenti15/1/2023 TUMORE DEL SENO: Dal Congresso di San Antonio importanti novità sul fronte dei trattamenti nei vari sottotipi di neoplasia, ormono sensibile, Her 2 positivo e Triplo negativo
TUMORE SENO IN FASE INIZIALE: L’80% DELLE DONNE PUO’ EVITARE LA CHEMIO
I TEST GENOMICI MIGLIORANO LA QUALITA’ DI VITA MA SONO POCO USATI IN ITALIA Presentati negli USA i nuovi dati aggiornati sugli studi TAILORx e RxPONDER Confermati i risultati a 12 anni sul test Oncotype che analizza 21 geni e permette di stabilire la probabilità di recidiva della malattia e la risposta alla chemioterapia. Somministrare la sola terapia endocrina presenta vantaggi clinici e limita diversi effetti collaterali tra cui il deterioramento cognitivo L’INNOVAZIONE NELLA CURA DEL TUMORE AL SENO. ANCHE METASTATICO
Il 2022, nonostante le difficoltà della pandemia che ha rallentato la ri- cerca scientifica, è stato un anno pieno di novità per il trattamento del carcinoma della mammella. Al congresso mondiale di oncologia (ASCO) è stata presentata una nuova generazione di farmaci per le for- me più aggressive di carcinoma della mammella, anche metastatico. SPECIALE San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS 2022)
TUMORE AL SENO: DUE NUOVE MOLECOLE RIDUCONO IL RISCHIO DI PROGRESSIONE IN PAZIENTI IN FASE AVANZATA PRE-TRATTATE CON TERAPIA ORMONALE SPECIALE San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS 2022)
Carcinoma mammario HER2+ metastatico, con Trastuzumab deruxtecan (T-DXd) raggiunta la significatività statistica per il dato di sopravvivenza globale, con una riduzione del rischio di morte del 36% rispetto a Trastuzumab Emtansine (T-DM1) TUMORE DEL SENO METASTATICO: AIFA APPROVA TUCATINIB, LA NUOVA TERAPIA MIRATA RIDUCE IL RISCHIO DI MORTE DEL 34%
Il 51% delle pazienti con malattia HER2 positiva è vivo a 2 anni. Questo importante beneficio si aggiunge a quelli ottenuti con le prime due linee di trattamento. La combinazione della nuova molecola con un anticorpo monoclonale e la chemioterapia è efficace anche in presenza di metastasi cerebrali: il 48,5% è vivo a 24 mesi. Questo inibitore delle tirosin chinasi è altamente selettivo per HER2 TUMORE AL SENO, E’ CACCIA APERTA ALLE “SPIE” CHE PREDICONO LA RISPOSTA ALLE TERAPIE
Dopo aver individuato miR-100, una piccola molecola di RNA che prevede la risposta alla terapia ormonale nelle pazienti con carcinoma mammario ormono-sensibile, Filippo Montemurro, oncologo e Direttore della Breast Unit dell’Istituto Candiolo e il suo team di ricerca, stanno lavorando alla ricerca di nuovi “biomarcatori” utili nella scelta dei trattamenti. Mentre infatti continua il processo di validazione clinica di miR-100, i ricercatori stanno utilizzando innovativi algoritmi che consentiranno di individuare una firma genomica basata su miR-100 da poter utilizzare in clinica per selezionale il trattamento più efficace per ogni paziente. STOP ALLA RESISTENZA AI FARMACI: NUOVE SPERANZE DI CURA PER IL TUMORE DEL SENO ER-POSITIVO27/10/2022 STOP ALLA RESISTENZA AI FARMACI: NUOVE SPERANZE DI CURA PER IL TUMORE DEL SENO ER-POSITIVO
Uno studio dell’Istituto Europeo di Oncologia ha messo a fuoco una delle principali cause della farmacoresistenza - la perdita di efficacia nel tempo di molecole inizialmente attive contro il tumore- nelle pazienti con cancro del seno ER -Positivo (con ricettori che rispondono agli estrogeni), la forma che interessa circa l’80% delle donne che ricevono una nuova diagnosi di malattia. Il “colpevole” è l’alterazione dei meccanismi di riparazione del DNA, quel processo fondamentale per la nostra sopravvivenza perché protegge il genoma dalle mutazioni o dai danni esterni: se questo guardiano naturale smette di funzionare, la cellula diventa vulnerabile a qualsiasi attacco. MESE ROSA: A PARTIRE DAI RISULTATI DELLA CAMPAGNA SCREENING ROUTINE,
PROMOSSO UN DIBATTITO SU PRIORITÀ E GAP DA COLMARE PER RILANCIARE LA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO POST-PANDEMIA
TUMORE AL SENO METASTATICO: COLPITE OLTRE 40MILA PAZIENTI IN ITALIA
L’EVENTO #METASTABILE ILLUMINA DI ROSA ROMA CAPITALE La Presidente Bonifacino: “È importante riuscire a ‘ripulire’ questa neoplasia dall’accezione negativa a cui è legata: oggi può essere cronicizzata, ed è possibile conviverci” Il prof. Marchetti: “Bisogna concentrare gli sforzi nel promuovere una nuova cultura sulla malattia. La confusione sul significato dei termini spesso rischia di generare reazioni di rifiuto nella donna al momento della diagnosi” TUMORE DEL SENO: LA CHEMIOTERAPIA “METRONOMICA” E’PIU’ EFFICACE E MENO TOSSICA
Uno studio multicentrico coordinato da IEO dimostra la superiorità del trattamento rispetto a quello tradizionale. Tumore al seno: meno tempo per la terapia, maggiore qualità di vita: da oggi possibile anche per le pazienti italiane
La formulazione sottocutanea, che combina in una singola iniezione a dose fissa pertuzumab e trastuzumab, consente di velocizzare il trattamento del tumore HER2+ di oltre il 90%, permettendo la somministrazione in pochi minuti rispetto alle ore necessarie per l’infusione endovenosa standard Finalmente disponibile anche in Italia una terapia specifica, l’unica a oggi, per il trattamento della forma più aggressiva di carcinoma mammario APPROVAZIONE AIFA PER SACITUZUMAB GOVITECAN PER IL CARCINOMA MAMMARIO METASTATICO TRIPLO NEGATIVO ![]() - L’approvazione si basa sullo studio clinico di fase III ASCENT, che ha dimostrato che nel trattamento di seconda linea sacituzumab govitecan ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza complessiva nei pazienti affetti da tumore della mammella metastatico triplo negativo rispetto alla chemioterapia Gilead Sciences Italia ha ricevuto da parte dell’Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA) l’approvazione della rimborsabilità per sacituzumab govitecan come monoterapia indicata per pazienti adulti con cancro della mammella triplo negativo (TNBC, triple-negative breast cancer) non operabile o metastatico che hanno ricevuto due o più precedenti terapie sistemiche, almeno una delle quali per malattia in fase avanzata. Il TNBC è il tipo di cancro della mammella più aggressivo e rappresenta circa il 15% di tutti i tumori al seno. Viene diagnosticato più frequentemente nelle donne più giovani e in premenopausa. Il tasso di sopravvivenza a cinque anni per questo sottotipo è del 12%, rispetto al 28% per altri tipi di tumore al seno; inoltre, questi risultati non soddisfacenti sono spesso associati a una significativa diminuzione della qualità di vita, specialmente nella malattia recidivante/refrattaria Capostipite della sua classe, sacituzumab govitecan è un anticorpo farmaco-coniugato diretto contro l'antigene Trop-2. Situata sulla superficie delle cellule, Trop-2 è una proteina sovraespressa nel TNBC e in molti altri tumori. L’approvazione di rimborsabilità è supportata dai risultati dello studio di fase III ASCENT, i cui dati finali sono stati presentati al recente congresso ASCO svoltosi a Chicago. In un’analisi di follow-up condotta dalla chiusura del database, i dati evidenziano che sacituzumab govitecan ha migliorato la sopravvivenza mediana libera da progressione rispetto alla chemioterapia scelta dal medico e ha esteso la sopravvivenza globale mediana (OS) di quasi cinque mesi nella popolazione intent-to-treat (ITT). Il tasso di sopravvivenza globale (OS) a due anni era del 20,5% nel braccio sacituzumab govitecan, rispetto al 5,5% nel braccio chemioterapia scelta dal medico. Rispetto alla chemioterapia, sacituzumab govitecan ha anche mostrato miglioramenti clinicamente significativi nella qualità della vita correlata alla salute (HRQoL, health-related quality of life). Questi risultati - che erano coerenti con l’analisi finale precedentemente pubblicata sul New England Journal of Medicine “La comunità scientifica italiana e l’Associazione Italiana di Oncologia Medica attendevano da tempo l’arrivo anche nel nostro Paese di questo trattamento innovativo e specifico per il carcinoma mammario metastatico triplo negativo, una patologia per la quale fino a oggi non disponevamo di strumenti terapeutici specifici”, afferma il Prof. Saverio Cinieri, Presidente AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica). “Oggi in Italia vivono più di 37mila persone con tumore della mammella metastatico. La forma triplo negativa, in cui rientrano il 15% delle diagnosi di carcinoma mammario, non presenta i recettori degli estrogeni, del progesterone e della proteina HER2. Questo significa che essa non risponde alla terapia ormonale né ai farmaci che hanno come bersaglio HER2. Si tratta della forma più aggressiva, in cui il rischio di ricaduta a distanza aumenta rapidamente a partire dalla diagnosi e raggiunge il picco nei primi tre anni. Va, inoltre, considerato che il carcinoma mammario triplo negativo colpisce spesso donne giovani che si trovano nel pieno della loro vita familiare e professionale, come madri, mogli e lavoratrici. In questi casi, la malattia ha un impatto profondo sulla persona, sull’intera famiglia e sulla comunità. Da qui la necessità di opzioni terapeutiche innovative e specifiche che garantiscano quantità e qualità di vita, come il sacituzumab govitecan ha dimostrato”. “Finalmente anche i pazienti italiani potranno d’ora in poi ricevere una terapia specifica e innovativa mirata al trattamento di una patologia per la quale fino a oggi disponevamo di limitate opzioni terapeutiche. Lo studio ASCENT, che ha condotto all’approvazione anche nel nostro Paese del sacituzumab govitecan, ha dimostrato che, grazie a una terapia mirata, è possibile migliorare significativamente non solo la sopravvivenza globale ma anche la qualità di vita, aspetto decisivo nel trattamento della malattia metastatica”, aggiunge la Prof. Lucia Del Mastro, Professore Ordinario di Oncologia Medica presso l’Ospedale San Martino Università di Genova. “I risultati finali dello studio ASCENT presentati all’ultimo congresso ASCO hanno infatti confermato l’efficacia di sacituzumab govitecan nel dimezzare il rischio relativo di morte nei pazienti affetti da tumore mammario metastatico triplo negativo. Un risultato che non ha precedenti.” E conclude: “L’arrivo di sacituzumab govitecan in Italia rappresenta per noi oncologi, ma soprattutto per i pazienti italiani, al contempo un traguardo e un punto di partenza importante affinché questa malattia così aggressiva possa essere trattata con un farmaco specifico e altamente innovativo”. “Siamo orgogliosi, dopo anni di lavoro e ricerca, di poter offrire anche alle pazienti italiane una terapia innovativa e soprattutto specifica per il trattamento del carcinoma della mammella metastatico triplo negativo, patologia aggressiva finora priva di cure mirate”, afferma Cristina Le Grazie, Direttore Medico di Gilead Italia. “Con l’approvazione di sacituzumab govitecan Gilead rafforza il suo impegno in oncologia e affianca alle terapie cellulari in oncoematologia farmaci innovativi per i tumori solidi, con l’obiettivo di fare la differenza per un numero sempre maggiore di pazienti”. TUMORI, SCOPERTA ALL’IRCSS CANDIOLO: DIPENDE DA FRAMMENTI DI RNA IL SUCCESSO DELLE TERAPIE ORMONALI CONTRO IL CANCRO AL SENO
Valori elevati di miR-100 sono associati a una migliore risposta al trattamento in pazienti con carcinoma mammario ormono-sensibile. È questo l’incoraggiante risultato dello studio clinico pilota Breast Cancer Project 1 pubblicato sulla rivista ESMO Open, che ha permesso di creare un algoritmo che consentirà di identificare le pazienti che possono trarre beneficio dalle terapie ormonali. LOTTA AL CANCRO: ORGANOIDI E METASTASI DA TUMORE AL SENO,
COME SPERIMENTARE CON RAPIDITÀ TERAPIE INNOVATIVE DI PRECISIONE Sulla rivista “Molecular Cancer” i risultati di uno studio preclinico del REGINA ELENA e sostenuto da AIRC Tumore al seno HER2+ metastatico: trastuzumab deruxtecan approvato in UE per pazienti trattati con un precedente regime a base di anti-HER2
L’approvazione dell’EMA amplia l’indicazione di trastuzumab deruxtecan, ADC di Daiichi Sankyo e AstraZeneca, ad un uso più precoce nel trattamento del carcinoma mammario metastatico HER2+. L’approvazione si basa sui risultati dello studio DESTINY-Breast03 che hanno dimostrato che trastuzumab deruxtecan ha ridotto del 72% il rischio di progressione di malattia o morte rispetto all’attuale standard terapeutico trastuzumab-emtansine (T-DM1) TUMORE LOBULARE DEL SENO: NUOVO TEST GENETICO ALLO IEO PREDICE IL RISCHIO RECIDIVA
L’Istituto Europeo di Oncologia offre alle pazienti con tumore lobulare del seno la possibilità di sottoporsi al LobularCard, il test genetico esclusivo che, con un semplice esame del sangue, permette l’analisi di ben 113 geni, rispetto ai 29 geni del test standard, e ottiene una valutazione affidabile del rischio oncologico personale e famigliare. TUMORE DEL SENO: IN 6 ANNI -7% DI MORTI, MA ANCORA RITARDI NEI TEST GENOMICI
AL VIA LA PRIMA CAMPAGNA SOCIAL PER SENSIBILIZZARE I GIOVANI ONCOLOGI Queste analisi molecolari, a un anno dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto attuativo ministeriale, non sono utilizzate in modo uniforme sul territorio. Cinieri, Presidente AIOM: “Sono raccomandate dalle linee guida internazionali e permettono di evitare chemioterapie inappropriate”. L’impegno educazionale della società scientifica |
Le News di Medicina e Informazione WEB TVLe news dedicate alle ultime scoperte, agli studi, alla registrazione di nuovi farmaci, alle nuove tecnologie Archivi
Giugno 2023
Categorie
Tutti
|