CHE COSA SIGNIFICA ETROGENEITA’ TUMORALE?
Il comportamento maligno di una cellula tumorale la può spingere a colonizzare distretti anatomici distanti da quello di origine, dando luogo a metastasi. L'acquisizione progressiva di questi tratti di malignità, definita come progressione tumorale, è necessaria perché la cellula tumorale riesca ad adattarsi continuamente alle mutevoli condizioni del microambiente esterno in cui essa opera come entità anarcoide ed estranea.
La progressione tumorale è dovuta ad un processo di continua selezione delle alterazioni genetiche (ad esempio mutazioni), legata anche a difetti nel riparo dei danni al DNA, che conferiscono alla cellula un vantaggio evolutivo. Questa selezione finisce con il generare sottopopolazioni di cellule tumorali con diversi tratti di malignità, condizione definita come eterogeneità tumorale.
CHE COS’E’ LA MEDICINA DI PRECISIONE?
La medicina personalizzata di precisione in ambito oncologico ha un suo fondamento nella possibilità di caratterizzare i tumori dal punto di vista genetico ed epigenetico. Questo rivela l’ eterogeneità, cioè il fatto che il tumore non è un “monolite” costituito da un tipo di cellule, ma da una serie di diversi sotto-cloni cellulari che con il tempo tendono ad evolvere. Ci sono delle tecnologie sempre più sensibili e sempre meno costose, che ci permettono di studiare questi aspetti di eterogeneità e di evoluzione sia nei frammenti tumorali (le classiche biopsie), sia nel sangue, le cosiddette biopsie liquide.
L’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena è all’avanguardia nell’utilizzo di tali tecnologie che sono sempre più utilizzate per la scelta della terapia giusta al momento giusto..
Tali tecnologie cercano di intercettare il tumore in tutte le sue fasi e i suoi tentativi di sfuggire al controllo delle terapie.
QUALI LE OPPORTUNITÀ TERAPEUTICHE EMERSE GRAZIE AGLI STUDI DI GENOMICA TUMORALE?
L'eterogeneità tumorale conferisce al cancro la capacità di sfuggire anche alle terapie di precisione, favorendo la selezione di sottopopolazioni cellulari in grado di adattarsi e resistere alle terapie. Di conseguenza, in molti casi, le terapie mirate sono solo transitoriamente efficaci nei pazienti. Per superare la possibilità di una recidiva dopo un trattamento con cure personalizzate è importante monitorare l’evoluzione clonale del tumore in tempo reale nel sangue dei pazienti. Le biopsie liquide sono utili per intercettare cloni di cellule resistenti prima che le ricadute siano clinicamente evidenti.
E ‘stato scoperto che sono le terapie stesse a favorire nel tempo con la loro pressione selettiva, l’eterogeneità tumorale, e quindi lo sviluppo della resistenza ai farmaci; per avere quindi un'efficacia a lungo termine, bisogna tener conto della continua evoluzione della neoplasia. Una possibilità è quella di anticipare i cambiamenti che i tumori faranno. Un altro approccio è quello di potenziare la capacità del sistema immunitario di riconoscere le cellule resistenti ai farmaci. A questo proposito, recenti studi indicano che l'inattivazione della riparazione del DNA innesca la generazione di neo-antigeni, migliora la sorveglianza immunitaria e porta a risposte terapeutiche prolungate.
CHE COSA SIGNIFICA ETROGENEITA’ TUMORALE?
Il comportamento maligno di una cellula tumorale la può spingere a colonizzare distretti anatomici distanti da quello di origine, dando luogo a metastasi. L'acquisizione progressiva di questi tratti di malignità, definita come progressione tumorale, è necessaria perché la cellula tumorale riesca ad adattarsi continuamente alle mutevoli condizioni del microambiente esterno in cui essa opera come entità anarcoide ed estranea.
La progressione tumorale è dovuta ad un processo di continua selezione delle alterazioni genetiche (ad esempio mutazioni), legata anche a difetti nel riparo dei danni al DNA, che conferiscono alla cellula un vantaggio evolutivo. Questa selezione finisce con il generare sottopopolazioni di cellule tumorali con diversi tratti di malignità, condizione definita come eterogeneità tumorale.
CHE COS’E’ LA MEDICINA DI PRECISIONE?
La medicina personalizzata di precisione in ambito oncologico ha un suo fondamento nella possibilità di caratterizzare i tumori dal punto di vista genetico ed epigenetico. Questo rivela l’ eterogeneità, cioè il fatto che il tumore non è un “monolite” costituito da un tipo di cellule, ma da una serie di diversi sotto-cloni cellulari che con il tempo tendono ad evolvere. Ci sono delle tecnologie sempre più sensibili e sempre meno costose, che ci permettono di studiare questi aspetti di eterogeneità e di evoluzione sia nei frammenti tumorali (le classiche biopsie), sia nel sangue, le cosiddette biopsie liquide.
L’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena è all’avanguardia nell’utilizzo di tali tecnologie che sono sempre più utilizzate per la scelta della terapia giusta al momento giusto..
Tali tecnologie cercano di intercettare il tumore in tutte le sue fasi e i suoi tentativi di sfuggire al controllo delle terapie.
QUALI LE OPPORTUNITÀ TERAPEUTICHE EMERSE GRAZIE AGLI STUDI DI GENOMICA TUMORALE?
L'eterogeneità tumorale conferisce al cancro la capacità di sfuggire anche alle terapie di precisione, favorendo la selezione di sottopopolazioni cellulari in grado di adattarsi e resistere alle terapie. Di conseguenza, in molti casi, le terapie mirate sono solo transitoriamente efficaci nei pazienti. Per superare la possibilità di una recidiva dopo un trattamento con cure personalizzate è importante monitorare l’evoluzione clonale del tumore in tempo reale nel sangue dei pazienti. Le biopsie liquide sono utili per intercettare cloni di cellule resistenti prima che le ricadute siano clinicamente evidenti.
E ‘stato scoperto che sono le terapie stesse a favorire nel tempo con la loro pressione selettiva, l’eterogeneità tumorale, e quindi lo sviluppo della resistenza ai farmaci; per avere quindi un'efficacia a lungo termine, bisogna tener conto della continua evoluzione della neoplasia. Una possibilità è quella di anticipare i cambiamenti che i tumori faranno. Un altro approccio è quello di potenziare la capacità del sistema immunitario di riconoscere le cellule resistenti ai farmaci. A questo proposito, recenti studi indicano che l'inattivazione della riparazione del DNA innesca la generazione di neo-antigeni, migliora la sorveglianza immunitaria e porta a risposte terapeutiche prolungate.
CHE COSA SIGNIFICA ETROGENEITA’ TUMORALE?
Il comportamento maligno di una cellula tumorale la può spingere a colonizzare distretti anatomici distanti da quello di origine, dando luogo a metastasi. L'acquisizione progressiva di questi tratti di malignità, definita come progressione tumorale, è necessaria perché la cellula tumorale riesca ad adattarsi continuamente alle mutevoli condizioni del microambiente esterno in cui essa opera come entità anarcoide ed estranea.
La progressione tumorale è dovuta ad un processo di continua selezione delle alterazioni genetiche (ad esempio mutazioni), legata anche a difetti nel riparo dei danni al DNA, che conferiscono alla cellula un vantaggio evolutivo. Questa selezione finisce con il generare sottopopolazioni di cellule tumorali con diversi tratti di malignità, condizione definita come eterogeneità tumorale.
CHE COS’E’ LA MEDICINA DI PRECISIONE?
La medicina personalizzata di precisione in ambito oncologico ha un suo fondamento nella possibilità di caratterizzare i tumori dal punto di vista genetico ed epigenetico. Questo rivela l’ eterogeneità, cioè il fatto che il tumore non è un “monolite” costituito da un tipo di cellule, ma da una serie di diversi sotto-cloni cellulari che con il tempo tendono ad evolvere. Ci sono delle tecnologie sempre più sensibili e sempre meno costose, che ci permettono di studiare questi aspetti di eterogeneità e di evoluzione sia nei frammenti tumorali (le classiche biopsie), sia nel sangue, le cosiddette biopsie liquide.
L’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena è all’avanguardia nell’utilizzo di tali tecnologie che sono sempre più utilizzate per la scelta della terapia giusta al momento giusto..
Tali tecnologie cercano di intercettare il tumore in tutte le sue fasi e i suoi tentativi di sfuggire al controllo delle terapie.
QUALI LE OPPORTUNITÀ TERAPEUTICHE EMERSE GRAZIE AGLI STUDI DI GENOMICA TUMORALE?
L'eterogeneità tumorale conferisce al cancro la capacità di sfuggire anche alle terapie di precisione, favorendo la selezione di sottopopolazioni cellulari in grado di adattarsi e resistere alle terapie. Di conseguenza, in molti casi, le terapie mirate sono solo transitoriamente efficaci nei pazienti. Per superare la possibilità di una recidiva dopo un trattamento con cure personalizzate è importante monitorare l’evoluzione clonale del tumore in tempo reale nel sangue dei pazienti. Le biopsie liquide sono utili per intercettare cloni di cellule resistenti prima che le ricadute siano clinicamente evidenti.
E ‘stato scoperto che sono le terapie stesse a favorire nel tempo con la loro pressione selettiva, l’eterogeneità tumorale, e quindi lo sviluppo della resistenza ai farmaci; per avere quindi un'efficacia a lungo termine, bisogna tener conto della continua evoluzione della neoplasia. Una possibilità è quella di anticipare i cambiamenti che i tumori faranno. Un altro approccio è quello di potenziare la capacità del sistema immunitario di riconoscere le cellule resistenti ai farmaci. A questo proposito, recenti studi indicano che l'inattivazione della riparazione del DNA innesca la generazione di neo-antigeni, migliora la sorveglianza immunitaria e porta a risposte terapeutiche prolungate.
Fonte: Ufficio Stampa Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena, Roma