Innovazione, potenziamento della medicina territoriale, nuovi modelli di governance e di finanziamento: le proposte del Club Santé per la sanità che verrà | |

Sanitario Nazionale al fine di renderlo più resiliente e pronto a rispondere ai bisogni attuali e futuri. Un aiuto in
tal senso arriva, da una parte dalle iniziative europee e dall’altra dal PNRR che, insieme, rappresentano
un’opportunità unica.
Ne hanno discusso oggi, a Palazzo Farnese, nella prestigiosa sede dell’Ambasciata di Francia insieme al padrone
di casa, l’Ambasciatore Christian Masset, i rappresentanti del Club Santé Italia: un’associazione senza scopo di
lucro che riunisce le aziende francesi del settore della salute presenti in Italia, che contribuiscono
quotidianamente alla sostenibilità economica e sociale del paese, con circa 12.000 persone impiegate,
investimenti pari a circa 6,1Md€ e un fatturato superiore a 4,1 Md€ nel 2021.
L’occasione è stata un incontro al quale hanno partecipato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il
Viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin e il Capo della Segreteria tecnica Antonio
Gaudioso . “IL COVID ci ha insegnato che la salute è una grande questione internazionale. E proprio per questo
la costruzione di una Unione Europea della Salute va nella direzione giusta– commenta il Ministro della salute
Roberto Speranza. “L’iniziativa di oggi ci può aiutare a sviluppare una strategia comune di interazione tra le
realtà dei nostri Paesi con l’obiettivo di avere un sistema di salute di maggiore prossimità e più innovativo. In
questo contesto, inoltre, il nostro sistema Paese, dovrà realizzare quei cambiamenti funzionali a renderlo
ancora più attrattivo per l’industria farmaceutica e della ricerca”.
“Questo incontro - aggiunge l’Ambasciatore Masset - risponde allo spirito del Trattato del Quirinale. Le
aziende del Club Santé danno un impulso essenziale alla cooperazione franco-italiana nel settore della salute,
permettendo di individuare le possibilità di partnership tecnologiche e industriali per promuovere l'indipendenza
e la sicurezza sanitaria dei nostri Paesi, un obiettivo che la Francia è determinata a perseguire nell'ambito della
sua presidenza dell'Unione europea.”
Due gli obiettivi fondamentali delle proposte del Club Santé:
1. l’individuazione di opportunità per la creazione di un quadro sostenibile e favorevole all’innovazione e agli
investimenti in Italia;
2. la definizione di modalità di revisione della medicina territoriale, l’assistenza a domicilio e lo sviluppo di
nuove soluzioni al servizio dei pazienti e dei professionisti della sanità.
Per far fronte al primo punto, i rappresentanti del Club Santé ritengono che la sfida più importante da
affrontare per l’Italia - secondo Paese in Europa, dopo la Francia, per la produzione industriale - sia quella di
continuare ad attrarre investimenti esteri implementando, per esempio, una strategia volta a trasformare gli
stabilimenti industriali da semplici siti di produzione in veri e propri centri di eccellenza tecnologica. L’Italia
vanta un primato nella produzione farmaceutica ma altri paesi in Europa stanno crescendo più velocemente e
se vogliamo che l’Italia, la Francia e l’Europa rimangano competitive bisogna fare scelte coraggiose, attraverso
una visione strategica a lungo termine.
Obiettivo che può essere raggiunto grazie anche al PNRR che offre numerose opportunità
“È importante per il Club Santé contribuire all’implementazione del PNRR che rappresenta uno strumento
fondamentale per il miglioramento del nostro sistema socio sanitario - ha affermato Stéphane Brocker,
Presidente del Club Santé Italie e Amministratore Delegato di Ipsen S.p.A. – Eventi come quello di oggi sono
indispensabili per favorire il dialogo tra aziende e Istituzioni con l’obiettivo comune di promuovere lo sviluppo e
l’innovazione nel settore della salute”.
Una delle opportunità offerte dal PNRR è quella dello “Smart health” che figura tra le sei value chain sulle quali
sviluppare un IPCEI ovvero un Important Project of Common European Interest.
La Francia si è già fatta promotrice di un IPCEI Health. D, mentre dal canto suo l’Italia ha inserito, in missione 4
del PNRR, un finanziamento al fondo IPCEI di 1,5 miliardi di euro sul tema della salute, che ha visto depositate
oltre 150 proposte. Sempre grazie al PNNR, le imprese hanno inoltre presentato al MISE ben 340 domande per
richiedere circa 1,5 miliardi di euro di agevolazioni previsti dagli accordi per l’innovazione e nuove risorse
saranno necessarie quanto prima.
“La tutela della salute - commenta il Viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin - è un tema
chiave che ha la massima priorità sia a livello nazionale che a livello europeo. Come Mise e come Governo
abbiamo già dato un segnale importante al settore sanitario intervenendo a sostegno di tutta la filiera per
rendere le nostre aziende autonome a livello industriale e in grado di produrre prodotti altamente innovativi
utilizzando le tecnologie più avanzate. L'attenzione su questi temi è molto alta: con il bando IPCEI Salute,
conclusosi recentemente, abbiamo compiuto il primo passo concreto nella definizione di una strategia comune
europea in cui l'Italia rivestirà un ruolo fondamentale sia a livello produttivo sia in termini di trasferimento
tecnologico. Fa piacere che oggi si compiano ulteriori passi in avanti nella collaborazione tra Italia e Francia con
l'auspicio di continuare a lavorare insieme a favore di tutte le misure utili per rendere il settore maggiormente
resiliente, in linea con gli accordi contenuti nel trattato del Quirinale appena rarificato dalla Camera dei
Deputati”.
Il tema dei fondi non riguarda solo i progetti futuri ma tocca i punti nevralgici della sanità: una politica
industriale che vada di pari passo con quella farmaceutica e che porti, nel breve, al superamento dell’attuale
sistema di pay-back, attraverso lo spostamento degli avanzi nella territoriale e, nel lungo termine, attraverso
un finanziamento della spesa farmaceutica adeguato alla crescente domanda di salute e ai trend
dell’innovazione. Inoltre, bisognerebbe ragionare nella logica di un modello di governance, finalizzata
all’accesso all’innovazione, alla semplificazione dei percorsi di cura e all’esigenza di rafforzare strutturalmente
una filiera produttiva strategica.
Filiera, quella del farmaco, che può contribuire al potenziamento della medicina territoriale e allo sviluppo di
nuove soluzioni al servizio dei pazienti e del personale sanitario, attraverso accordi di partnership tra aziende
e SSN: lavorare insieme per implementare una gestione efficace del percorso di cura, in particolare di pazienti
anziani, fragili e affetti da patologie croniche. Questi pazienti necessitano di percorsi di cura personalizzati e
flessibili, partendo dal proprio domicilio quale il primo luogo di assistenza anche grazie al supporto di figure
professionali dedicate e sistemi interconnessi di teleconsulto e monitoraggio.
Alla luce anche dell’invecchiamento atteso della popolazione nei prossimi anni, lo sviluppo della sanità
territoriale non può, quindi, che rivestire un carattere strategico per l’Italia.
In quest’ottica, il Club Santé ha avanzato 5 precise proposte:
1. Sviluppare anche in Italia soggetti come gli PSAD, Prestataires de Santé À Domicile, per la gestione di
terapie attraverso soggetti accreditati a livello nazionale che operano su indicazione del distretto
dell’ASL, del MMG/PLS, del medico specialista o dell’Ospedale per l’erogazione di terapie domiciliari.
2. Definire standard nazionali e tariffe omogenee per le prestazioni domiciliari, dall’ADI alle terapie per
pazienti cronici o fragili, dal telemonitoraggio al triage telefonico, fino alle più integrate forme di
telemedicina. Prevedendo anche premialità legate all’aderenza alla terapia e\o agli esiti di salute
raggiunti.
3. Implementare un Fascicolo sociosanitario elettronico unico, accessibile dai diversi attori della rete,
integrato con i sistemi di telemedicina e telemonitoraggio nonché con le cure primarie, domiciliari,
ambulatoriali ed ospedaliere.
4. Sviluppare programmi di intervento simili al Segur du Numerique francese, in grado di definire un
ecosistema di prodotti e servizi digitali, con l’obiettivo di fornire standard comuni per gli utilizzatori
finali.
5. Favorire un migliore e più veloce approccio alla digitalizzazione dei professionisti sanitari, a partire
dai MMG, con l’obiettivo di accelerare un inevitabile cambiamento culturale alla gestione della
medicina territoriale.
Una ricetta, quella proposta dal Club Santé, che ha l’obiettivo di rispondere, prima di tutto, ai bisogni dei
pazienti non tralasciando le urgenze e criticità di chi, ogni giorno, sia clinici sia infermieri sia personale
sanitario in generale, affronta una sfida complicata ma irrinunciabile: la salute dei cittadini.
Chi è il Club Santé
Il Club Santé Italie è un’associazione senza scopo di lucro che riunisce le aziende francesi del settore della salute presenti in Italia. Fa
parte del dispositivo pubblico francese di sostegno all’internazionalizzazione dell’economia francese allo scopo di promuovere le
esportazioni, gli investimenti e la visibilità dell'offerta francese in materia di sanità.
Si pone come scopo quello di contribuire al dialogo tra Francia, Italia e Unione Europea, nonché tra le imprese di questi Paesi, sui
temi legati alla salute, alla sostenibilità e allo sviluppo economico, con l’obiettivo di favorire la realizzazione di un ambiente che
promuova lo sviluppo e l’innovazione nel settore farmaceutico e della salute.