- In un evento organizzato da AbbVie riuniti a Roma esperti nazionali e internazionali per un confronto sul nuovo scenario terapeutico e sui dati di pratica clinica che confermano efficacia e sicurezza della combinazione venetoclax + obinutuzumab per la cura della Leucemia Linfatica Cronica
- Vivere liberi dalla terapia è possibile grazie al trattamento chemo-free a durata fissa
- Lanciato nel corso dell’evento anche il portale informativo Faccia a Faccia con la LLC dedicato ai pazienti con leucemia linfatica cronica
- In un evento organizzato da AbbVie riuniti a Roma esperti nazionali e internazionali per un confronto sul nuovo scenario terapeutico e sui dati di pratica clinica che confermano efficacia e sicurezza della combinazione venetoclax + obinutuzumab per la cura della Leucemia Linfatica Cronica
- Vivere liberi dalla terapia è possibile grazie al trattamento chemo-free a durata fissa
- Lanciato nel corso dell’evento anche il portale informativo Faccia a Faccia con la LLC dedicato ai pazienti con leucemia linfatica cronica
L’innovazione chemo-free di venetoclax in "1L CLL”, l’evento organizzato a Roma da AbbVie, ha visto a confronto i principali esperti italiani ed internazionali in ematologia, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza dello scenario terapeutico odierno e futuro e condividere esperienze di pratica clinica e dati di real life. Il tutto a pochi mesi dall’approvazione da parte dell’AIFA della rimborsabilità di venetoclax in combinazione con obinutuzumab per il trattamento di tutti i pazienti adulti con LLC di nuova diagnosi1. L’indicazione approvata prevede un trattamento a durata fissa di meno di un anno con la possibilità di ottenere uno stato di remissione della malattia e una prolungata sopravvivenza libera da progressione e, quindi, da terapie.
Nel corso dell’evento è stata presentata anche la piattaforma Faccia a Faccia con la LLC www.facciaafacciaconlallc.it, portale informativo sulla leucemia linfatica cronica (LLC) che ospita storie di pazienti che in prima persona si trovano ad affrontare la patologia. Messaggi di sostegno corredati da informazioni pratiche sulla patologia e su come si manifesta. Inoltre, nella sezione dedicata, gli specialisti di riferimento, attraverso contributi video, raccontano i vari aspetti del percorso terapeutico, disponibile oggi grazie alle innovazioni della ricerca scientifica, sottolineando l’importanza del dialogo e della relazione medico – paziente per poter affrontare al meglio la malattia.
“Da anni siamo impegnati in ematologia per migliorare la vita dei pazienti. Il lancio di una piattaforma dedicata ai pazienti con leucemia linfatica cronica conferma il nostro impegno per offrire ai pazienti sempre nuovi strumenti per un’informazione puntuale sulle patologie che vada oltre il farmaco,” dichiara Annalisa Iezzi, Direttore Medico di AbbVie Italia “Grazie inoltre all’introduzione della nuova indicazione terapeutica si è ampliato il numero di persone che possono beneficiare dell’efficacia del meccanismo d’azione di venetoclax e di un trattamento a durata fissa che permette, rispetto ad altre terapie continuative disponibili, di sospendere le cure dopo un anno ed evitare tutti i relativi eventi avversi, determinando un importante miglioramento della qualità di vita dei pazienti stessi”.
L’autorizzazione AIFA ha portato venetoclax nella LLC ad ottenere in soli 5 anni la rimborsabilità in 3 indicazioni terapeutiche. Una storia iniziata nel 2017 con la prima indicazione rimborsata in monoterapia, proseguita nel 2019 con lo studio MURANO per i pazienti recidivati/refrattari - affermandosi già qui come prima target therapy chemo-free con una durata fissa di terapia di 2 anni - ed ora, con questa nuova indicazione, rimborsata per i pazienti di prima linea, con una terapia a termine ancora più breve e sostenibile per il Servizio Sanitario Nazionale. Un’opportunità unica per i pazienti affetti da Leucemia Linfatica Cronica.
“A distanza di qualche mese dall’approvazione da parte dell’AIFA – commenta il Prof. Pier Luigi Zinzani, Ordinario di Ematologia presso l’Università degli Studi di Bologna - abbiamo numerosi casi e dati di pratica clinica che confermano l’efficacia e la sicurezza della combinazione venetoclax- obinutuzumab. Il meccanismo d’azione è quello di una terapia target che colpisce direttamente le cellule malate risparmiando quelle sane, con il doppio beneficio di una somministrazione limitata nel tempo e di una minore tossicità del trattamento per i pazienti rispetto alla tradizionale chemioterapia. Il tutto a vantaggio di una migliore qualità di vita per le persone affette da LLC che potranno tornare a vivere libere dalla terapia”.
“Le recenti innovazioni terapeutiche hanno cambiato radicalmente l’impatto della malattia sui pazienti - dichiara Davide Petruzzelli, Presidente de La Lampada di Aladino Onlus - che oggi si trovano davanti ad una diagnosi di leucemia linfatica cronica con una prospettiva diversa. In questo scenario diventa sempre più importante la relazione e il dialogo tra medici e pazienti e il ruolo delle Associazioni di pazienti per aiutare chi sta affrontando la malattia a comprenderne meglio i vari aspetti, la sua evoluzione e il percorso terapeutico da seguire”.
I trattamenti a durata definita nel tempo hanno un impatto positivo anche dal punto di vista di sostenibilità economica per il Servizio Sanitario Nazionale e per la comunità, generando una riduzione di spesa per paziente trattato rispetto ad una terapia cronica.
“L’esperienza che abbiamo osservato nella pratica clinica, già dal primo mese di rimborsabilità, conferma che venetoclax in combinazione con obinutuzumab risponde a un bisogno di cura finora non soddisfatto per i pazienti adulti con leucemia linfatica cronica di nuova diagnosi e per gli ematologi - sottolinea Fabrizio Greco, Amministratore Delegato di AbbVie Italia. Questa evidenza di vita reale é di particolare valore per un’azienda come AbbVie che é nata per avere un impatto significativo sulla vita delle persone e che si impegna ogni giorno per garantire terapie innovative, soluzioni sempre più ambiziose e iniziative dedicate. In questa prospettiva, l’iniziativa di Roma rafforza la nostra convinzione che tutto ciò sia realizzabile unicamente grazie alla collaborazione quotidiana con i medici e con le Associazioni dei pazienti”.
Cos’è la Leucemia Linfatica Cronica?
La Leucemia Linfatica Cronica è una forma di leucemia a crescita lenta che, causando un aumento dei linfociti maturi (un tipo di globuli bianchi), in prevalenza nel sangue e nel midollo osseo provoca un peggioramento della fragilità del sistema immunitario. Ogni anno in Italia circa 3.000 persone ricevono una diagnosi di LLC, patologia che colpisce gli uomini il doppio delle donne, soprattutto nella fascia di età compresa tra i 65 e i 74 anni Si tratta quindi di una patologia cronica che provoca un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti. La LLC è una malattia dovuta ad una eccessiva produzione di un certo tipo di globuli bianchi del sangue, i linfociti B. Questo fa sì che il numero totale dei globuli bianchi, denominati anche leucociti, tenda ad aumentare. Questa forma di leucemia è denominata “cronica” in quanto solitamente si manifesta con una certa lentezza. In molti casi, infatti, l’aumento dei linfociti della LLC richiede anche anni. I linfociti possono accumularsi non solo nel sangue, ma anche nei linfonodi (ghiandole linfatiche), nella milza e nel midollo osseo dove origina la malattia . Quindi, per valutare quanto è importante questa forma di leucemia va considerato non solo il numero dei linfociti nel sangue, ma anche la grandezza dei linfonodi, della milza e se vi è una ridotta produzione di globuli rossi e di piastrine per un effetto di ‘disturbo’ della LLC sulle fisiologiche attività del midollo osseo, la sede presso cui si formano/nascono le cellule del sangue.
Informazioni su venetoclax
venetoclax, una molecola di piccole dimensioni, somministrabile per via orale, è un inibitore selettivo di Bcl-2, che riattiva il meccanismo di apoptosi delle cellule tumorali. Grazie al suo meccanismo d’azione, è l’unica terapia chemo-free capace di indurre risposte profonde e remissioni durature in alcuni aggressivi tumori ematologici.