Presentati all’EHA 2021 i dati dello studio MAIA: dopo quasi cinque anni di follow-up mediano la sopravvivenza libera da progressione mediana non è stata raggiunta ed è stato osservato un significativo beneficio in termini di sopravvivenza globale

- Janssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, ha presentato all’European Hematology Association (EHA) i dati dello studio MAIA di fase 3. Lo studio ha dimostrato che l'aggiunta di daratumumab a lenalidomide e desametasone (D-Rd) ha portato benefici maggiori, e statisticamente significativi, in termini di sopravvivenza globale (OS) rispetto alla sola terapia con lenalidomide e desametasone (Rd) in pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi (NDMM) non candidabili a trapianto autologo di cellule staminali (ASCT) e trattati fino alla progressione della malattia.
"Il trattamento del mieloma multiplo diventa sempre più complesso ad ogni ricaduta. È fondamentale, perciò, cercare di ottenere un trattamento più efficace e una migliore sopravvivenza con la terapia di prima linea", afferma Thierry Facon, M.D.*, Professor of Haematology at Lille University Hospital, Lille, France and study investigator. “I risultati di questo studio sostengono il trattamento in prima linea con daratumumab come un nuovo standard in grado di allungare la sopravvivenza e migliorare gli esiti clinici nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi non idonei al trapianto".
"Questi ultimi risultati dello studio MAIA dimostrano l’impatto sulla sopravvivenza a lungo termine di daratumumab in combinazione con lenalidomide e desametasone nel trattamento di prima linea, un’ulteriore prova dell'importanza di questo anticorpo monoclonale nel trattamento del mieloma multiplo", commenta Craig Tendler, M.D., Vice President, Late Development and Global Medical Affairs, Oncology, Janssen Research & Development, LLC. "Questi dati permettono di dare nuova speranza ai pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi che necessitano di trattamenti efficaci che migliorino gli esiti a lungo termine".
"Nonostante il mieloma multiplo sia un tumore del sangue difficile da trattare e da curare, siamo lieti di vedere che questa terapia a base di daratumumab continua a fornire risultati positivi in termini di sopravvivenza globale e sopravvivenza libera da progressione in pazienti affetti da mieloma multiplo di nuova diagnosi", conclude Edmond Chan, EMEA Therapeutic Area Lead Haematology, Janssen-Cilag Ltd. "I nuovi risultati dello studio MAIA rafforzano il ruolo di daratumumab nel mieloma multiplo e riflettono il nostro impegno a cambiare la storia clinica di questa malattia".
a.24