- Erenumab ha dimostrato riduzioni significative nel numero di giorni mensili di emicrania in una coorte di pazienti affetti da emicrania cronica e con una storia di fallimento a trattamenti precedenti, una popolazione con un unmet need ancora insoddisfatto
- Uno studio sulla sicurezza cardiovascolare ha confermato il profilo di sicurezza e tollerabilità di erenumab definito ad oggi simile a quello del placebo, così come è stato osservato durante l’intero programma di sviluppo clinico del farmaco
- Erenumab è il primo e unico anticorpo monoclonale interamente umano, progettato per bloccare in modo specifico e selettivo il recettore del CGRP, peptide correlato al gene della calcitonina, quale fattore chiave nell’attivazione dell’emicrania
“Questi dati dimostrano che erenumab ha tutto il potenziale per essere un’opzione terapeutica in grado di cambiare la vita dei pazienti con emicrania, soprattutto la sotto-popolazione con elevato unmet need, cioè quelli che hanno provato e fallito trattamenti preventivi precedenti”, ha dichiarato il professor Messoud Ashina, del Danish Headache Center and Department of Neurology presso l’Università di Copenaghen. “Riducendo significativamente il numero di giorni di emicrania al mese, erenumab potrebbe aiutare i pazienti a riprendersi una gran parte della loro vita”.
“Siamo entusiasti del valore di erenumab nella prevenzione dell’emicrania episodica e cronica, soprattutto nei pazienti per i quali i precedenti trattamenti preventivi si sono rivelati inefficaci o intollerabili”, ha affermato Vas Narasimhan, Global Head of Drug Development e Chief Medical Officer di Novartis. “I dati presentati al congresso IHC vanno ad aggiungersi al numero di evidenze cliniche a sostegno del profilo di efficacia, sicurezza e tollerabilità di erenumab”.
L’emicrania
L’emicrania è una malattia neurologica distinta10, che comporta attacchi ricorrenti di mal di testa, con un’intensità da moderata a grave, con dolore tipicamente pulsante, spesso unilaterale e associato a nausea, vomito e sensibilità a luce, suoni e odori11. L’emicrania è associata a dolore, disabilità e ridotta qualità della vita, nonché a un peso economico per la società12. L’emicrania ha un impatto profondo e limitante sulle capacità di un individuo di svolgere le normali attività quotidiane, ed è stata dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità una delle 10 cause primarie di anni vissuti con disabilità per gli uomini e le donne13. Questa patologia rimane sotto-riconosciuta e sotto-trattata12,14. Le attuali terapie preventive sono state mutuate da altre indicazioni e sono spesso associate a scarsa tollerabilità e a mancanza di efficacia, due fattori che determinano un aumento dei tassi di sospensione e di insoddisfazione dei pazienti3.
Fonte: Ufficio Stampa Providence-hi