
Tra i paesi aderenti anche l’Italia, dove ogni anno vengono diagnosticati 16 nuovi casi di tumore testa-collo ogni 100.000 abitanti, dei quali il 24% in persone oltre i 70 anni. Importanti fattori di rischio sono il consumo frequente di alcol e tabacco, oltre che l’infezione da HPV. Ad oggi sono disponibili numerosi trattamenti dei tumori della testa e del collo che hanno portato la sopravvivenza media a 5 anni nel 57% dei casi.* Tuttavia, esiste ancora oggi un’elevata variabilità nella scelta della terapia e nelle modalità di gestione del paziente.
“L’identificazione di protocolli condivisi ed evidence based per la gestione dei pazienti affetti da tumori della testa e del collo” – afferma il Prof. Piero Nicolai, Presidente AIOCC - Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica “rappresenta una strategia di ottimizzazione delle risorse destinate alla cura di queste patologie nonché uno strumento per migliorare l’equità di accesso a cure appropriate sul territorio nazionale”.
È in questa logica che AIOCC ha presentato alla stampa oggi a Milano il percorso, intrapreso in collaborazione con l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) - Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, per la definizione di percorsi diagnostico terapeutico-assistenziali (PDTA) di alcuni dei tumori del distretto testa-collo. L’approccio utilizzato è stato quello dell’evidence based medicine, che combina la migliore evidenza scientifica all’esperienza dei professionisti. Il percorso si focalizza in particolare sulle neoplasie del cavo orale, della orofaringe, dell’ipofaringe, della laringe, del rinofaringe, del naso e dei seni paranasali.
Ispirato alle logiche dell’Health Technology Assessment (HTA), il processo di definizione dei suddetti PDTA ha visto una fase di priority setting, la formazione di un gruppo multidisciplinare composto da clinici di diverse specialità ed esperti di HTA, ed infine la revisione e la sintesi della letteratura scientifica attualmente disponibile. Una volta terminato il processo di revisione, verrà a breve pubblicato un PDTA delle neoplasie testa e collo condiviso dalle Società Scientifiche Nazionali delle discipline coinvolte nella gestione multidisciplinare dei pazienti affetti da tumore testa–collo: Otorinolaringoiatri, Maxillo-Facciali, Medici Oncologi, Radioterapisti, Anatomo-Patologi. Inoltre si farà il punto sul ruolo del nostro Paese in ambito nazionale e internazionale in riferimento alla ricerca accademica e alla chiamata Europea per la costituzione di reti di riferimento (ERN: European Reference Network) per la presa in carico di casi complessi con tumore raro testo-collo.
L’incontro di Milano ha posto l’accento anche sui pazienti, poiché essenziale è curare la malattia ma importante è anche prendersi cura della persona, per condurla a una migliore gestione della propria quotidianità, fornire maggiori e più accurate informazioni, in sintesi migliorarne la qualità della vita.
“Il tumore Testa-Collo è spesso invalidante” – sostiene il Dott. Maurizio Magnani- Presidente Associazione Italiana Laringectomizzati AILAR – “condividere bisogni, paure e difficoltà con altre persone affette e con le stesse problematiche può aiutare a sopportare meglio la quotidianità”.
Con il supporto non condizionato di Merck, è stata realizzata quindi sul portale “Persone Che”, piattaforma per migliorare la qualità di vita dei pazienti (www.personeche.it), la sezione dedicata al Tumore Testa-Collo che sarà online dal mese di ottobre.
Uno spazio a disposizione dei pazienti e dei caregivers diviso in tre sezioni: la Community, con la quale condividere le proprie storie e i propri bisogni, un’area Control, da utilizzare per registrare dati e report medici utili per il dialogo con il medico curante, un Magazine di aggiornamento sulla patologia con articoli aggiornati e scientificamente rigorosi. Il tutto nel massimo rispetto della privacy individuale grazie ad altissimi standard di protezione.
“In Merck l’impegno nella ricerca biofarmaceutica va di pari passo con l’impegno sociale” - ha ribadito il Dott. Antonio Messina, a capo del business biofarmaceutico di Merck in Italia - ”Vogliamo fare una reale differenza nella vita dei pazienti, non solo con le nostre terapie, ma anche proponendo soluzioni innovative ed iniziative di sensibilizzazione ed educazione alla salute. In questa direzione vanno il sostegno alla Make Sense Campaign ed al portale Persone Che, ennesimi esempi dell’approccio unico di Merck in oncologia. È un approccio che amiamo definire “Human Based”, - conclude Messina - perché tiene conto dell’unicità di ogni singolo paziente, non solo dal punto di vista della risposta al trattamento, ma anche per quanto riguarda il suo modo di vivere la malattia, il suo rapporto con lo specialista e con le persone che gli sono più vicine, i suoi bisogni e le sue emozioni”
I TUMORI DELLA TESTA E DEL COLLO
Che cosa sono i tumori della testa e del collo?
Con il termine “tumori della testa e del collo” si intendono i carcinomi che originano dalle cellule epiteliali di organi quali: cavità nasali e seni paranasali, faringe (rinofaringe, orofaringe e ipofaringe), ghiandole salivari, cavo orale e laringe.
L’organo che viene colpito più frequentemente è la laringe, seguito dal cavo orale e dalla faringe.
I numeri dei tumori della testa e del collo in Italia
In Italia i tumori della testa e del collo1:
- rappresentano il quinto tumore più diffuso tra gli uomini (come in Europa)
- il Nord Italia è la zona in cui i tumori della testa e del collo sono maggiormente diffusi, con una prevalenza nell’area del Nord Est
- ogni anno diagnosticati 16 nuovi casi di tumore testa-collo ogni 100.000 abitanti
- i casi prevalenti tra gli uomini sono 85.000 (quarto tumore più prevalente tra gli uomini dopo prostata, vescica e colon retto); 22.000 tra le donne1. I casi prevalenti indicano il numero di soggetti vivi con una precedente diagnosi di tumore e che, in diverse fasi di malattia, necessitano di assistenza sanitaria
- il tasso di incidenza ed il tasso di mortalità dei tumori della testa collo sono in riduzione per gli uomini; stabili per le donne
- la sopravvivenza media a 5 anni dei tumori testa collo è migliorata dal 1990 al 2007 passando negli uomini dal 49% al 57%, nelle donne dal 53% al 57%
Quali sono i principali fattori di rischio?
· Età – sono neoplasie che si presentano più frequentemente nelle persone sopra i 40 anni
· Tabacco (sigarette, sigari, pipa, tabacco da masticare, tabacco da fiuto) – rappresenta il maggiore e più importante fattore di rischio. Si calcola che l'85% dei casi di tumori di questo tipo siano correlati al tabacco
· Alcolici – è il secondo principale fattore di rischio dopo il fumo. Consumare più di 3 unità alcoliche al giorno per un uomo e più di 2 al giorno per una donna aumenta in modo significativo il rischio di sviluppare un tumore della testa e del collo.
· Dieta povera in vitamine del gruppo A e B vale a dire frutta e verdura fresca
· Scarsa e non corretta igiene orale soprattutto in chi usa protesi dentarie
· Infezione da papilloma virus umano (HPV) – questa infezione è attualmente considerata molto importante nella genesi di alcune di queste malattie (specie quelle dell'orofaringe e della bocca). Lo stesso virus è responsabile dei tumori al collo dell'utero e si ritiene che l’infezione si diffonda tramite rapporti sessuali
· Esposizioni professionali – tra le sostanze evidenziate dalla IARC, tra quelle per cui esiste una sufficiente evidenza, ricorrono spesso, per queste neoplasie, la polvere di legno e cuoio, la formaldeide, le radiazioni ionizzanti, il nichel e l’amianto
Come si riconoscono i sintomi?
Purtroppo la grande maggioranza dei pazienti si presenta alla diagnosi in fase avanzata, aumentando in modo notevole la difficoltà di cura, soprattutto se la malattia si è diffusa ad altri organi. Negli stadi iniziali infatti i sintomi di un tumore della testa e del collo sono piuttosto sfumati e spesso simili a quelli di patologie infiammatorie. Tuttavia se persistono, specie nei soggetti con fattori di rischio, è necessario rivolgersi al medico specialista.
Tra i sintomi della malattia, che devono allarmare se persistono per più di 15-20 giorni, troviamo:
- Ulcerazioni in bocca
- Difficoltà nella deglutizione
- Mal di gola o mal d’orecchio
- Raucedine persistente
- Gonfiore a livello del collo
Il riconoscimento dei sintomi e la diagnosi precoce sono fondamentali perché offrono ai pazienti una possibilità di guarigione attorno al 90%. Questi casi vengono trattati con chirurgia di limitata entità o radioterapia. Tuttavia la malattia è diagnosticata in fase avanzata in 4 casi su 10; questa situazione richiede la combinazione di più metodiche terapeutiche.
Quali sono le principali tecniche diagnostiche?
La diagnosi precoce di queste malattie si basa sul riconoscimento dei sintomi iniziali e su un'approfondita visita medica che deve includere una endoscopia con strumento flessibile (fibroscopio) o ottiche rigide. L’identificazione di una lesione neoplastica, seguita da prelievo bioptico, porta quasi sempre all’esecuzione di indagini che definiscono l’estensione profonda del tumore e l’eventuale interessamento dei linfonodi del collo (TC, RMN, ecografia).
Quali sono le terapie?
Per questi tumori esistono diverse terapie che possono essere impiegate singolarmente o insieme.
Diversi fattori incidono sulla scelta della terapia più appropriata, tra i quali:
- la sede in cui è situato il tumore;
- l’estensione (alla sede di origine e ai linfonodi) del tumore;
- la rapidità con cui si è diffuso;
- le condizioni di salute generale del paziente;
- i risultati estetici e funzionali;
- la preferenza del paziente.
Le opzioni di trattamento includono:
La chirurgia
I pazienti con una patologia in stadio iniziale vengono per lo più trattati con la rimozione chirurgica del tumore, senza significative sequele funzionali. Nelle forme avanzate il trattamento chirurgico richiede il ricorso a tecniche più complesse (spesso con la necessità di ricorrere ad una fase concomitante di ricostruzione) e può essere associato ad alterazioni funzionali.
La radioterapia
La radioterapia può essere un’alternativa alla chirurgia nei tumori in fase iniziale e gioca un ruolo fondamentale nei pazienti con lesione in stadio avanzato in diversa associazione con chirurgia e chemioterapia. Può seguire la chirurgia da sola o con chemioterapia concomitante o può essere scelta sempre in combinazione con la chemioterapia come trattamento curativo.
La chemioterapia
La chemioterapia può essere usata nei pazienti sottoposti a chirurgia sia prima della procedura chirurgica - quando il tumore è vasto o per ridurne la dimensione o il numero di metastasi - sia dopo la chirurgia con la radioterapia per ottimizzare il controllo della malattia. Negli stadi avanzati (metastatici), la chemioterapia è usata per ridurre la massa tumorale, alleviare i sintomi, ivi incluso il dolore, e per allungare la sopravvivenza.
Le terapie mirate (“target therapies”)
Negli ultimi anni, sono state sviluppate numerose terapie mirate per il trattamento dei tumori della testa e del collo. Queste terapie innovative hanno come bersaglio i geni difettosi o le proteine che sono presenti in eccesso nelle cellule di un tumore della testa e del collo, contribuendo alla crescita del tumore e al suo sviluppo.
Gli anticorpi monoclonali rappresentano un tipo di terapia mirata che agisce interferendo con quelle particolari molecole che sono necessarie alla crescita del tumore e alla sua proliferazione. Gli anticorpi monoclonali possono essere più efficaci e più tollerabili degli altri trattamenti poiché attaccano specificamente le cellule tumorali, non causando alcuni degli effetti collaterali tipici della chemioterapia, che sono determinati dalla distruzione di cellule sane.
La multidisciplinarietà
Come sottolineato, i pazienti ricevono una combinazione di modalità differenti di trattamento ed è per questo fondamentale un approccio di tipo multidisciplinare.
Si intende per approccio multidisciplinare la presa in carico del paziente da parte di un team multispecialistico che coinvolge chirurgo, oncologo medico, radioterapista, radiologo e anatomo-patologo che collaborano per il raggiungimento del miglior risultato terapeutico. Nei tumori della testa e del collo, fanno parte di questo gruppo di specialisti anche il nutrizionista, il riabilitatore (logopedista), il terapista del dolore, l’odontoiatra, lo psicologo e l’assistente sociale.
Fonte: Ufficio Stampa Havas