Nonostante esistano vaccini ad hoc ed anche a causa del calo generale delle vaccinazioni che lascia invece spazio alla circolazione batteri, sono tornate a colpire forme della malattia che si ritenevano debellate. In Italia non sono pochi i bambini che rischiano la vita perché non vaccinati. Non si tratta di casi isolati: i germi responsabili della meningite ci sono e mietono vittime.
Malgrado i progressi della medicina nella rianimazione e nell’assistenza al paziente, infatti, la mortalità non è diminuita e circa il 10% delle persone ammalate perde la vita. Il 50-60% guarisce completamente, mentre il 30% sopravvive riportando conseguenze anche molto gravi (15 bambini su 100 hanno complicanze così gravi da richiedere protesi acustiche o degli arti, cicatrici invalidanti, seri problemi alla vista, deficit neuro-motori) con un costo umano, sociale e sanitario altissimo.
L’unica arma per difendersi e per proteggere soprattutto i bambini, più vulnerabili all’aggressione dei batteri, è la vaccinazione. Oggi sono disponibili vaccini specifici per la meningite da Haemophilus influenzae di tipo B e per le forme - le più frequenti - causate dallo pneumococco e dai ceppi principali (A, B, C, Y, W 135) del meningococco.
«Vaccinare i bambini è fondamentale - prosegue Alberto Villani - In mancanza di vaccinazione, infatti, il batterio responsabile della malattia circola di più e, conseguentemente, colpisce in misura maggiore. Chi non si vaccina non danneggia solo se stesso, ma mette a repentaglio anche gli altri. Attualmente accade anche che siano giovani adulti che non hanno effettuato i richiami vaccinali, o anziani non vaccinati, a contagiare bambini e neonati».
I vaccini contro la meningite sono gratuiti e tutti fortemente consigliati. Ad oggi, l’unico ancora a pagamento in alcune regioni italiane è quello che protegge dal meningococco B. Possono essere somministrati (presso i pediatri, ASL di appartenenza o Centri vaccinali) a bambini di ogni età, tuttavia, considerato che il picco di maggior incidenza della meningite è nel primo anno di vita, quanto prima si procede con la vaccinazione tanto maggiore è la copertura.
Non esiste bambino che non possa essere vaccinato. Circa i rischi connessi alle vaccinazioni è sicuramente confortante il dato che all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è operativo da anni un servizio vaccinale - prioritariamente dedicato ai bambini considerati a rischio di reazioni avverse - dove vengono eseguite circa 800 vaccinazioni l’anno e dove non è mai stata riscontrata una reazione avversa maggiore.
Fonte; Ufficio Stampa Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma